Abbinare le suggestioni e la perfetta acustica dell'antico convento dei Frati minori conventuali ad alcune perle musicali di ogni tempo proposte da quotati interpreti. È il mix che ha decretato il successo delle Serate musicali piranesi, un appuntamento da sempre molto apprezzato anche dai tanti turisti presenti d'estate nella città natale di Giuseppe Tartini. In questo complicato 2020 la rassegna organizzata dall'Auditorium di Portorose con il sostegno del Comune di Pirano si farà comunque, chiaramente con le dovute precauzioni a tutela della salute degli artisti e del pubblico, che potrà assistere dal vivo nel limite massimo di 50 spettatori a concerto. Un messaggio di tenacia, per far godere della bellezza della musica ed evitare di interrompere una tradizione che dura da oltre quarant'anni.
Sarà il duo composto dalla violinista Oksana Pečeny Dolenc (ucraina di nascita ma slovena di adozione) in coppia con l'arpista Anja Kožuh ad inaugurare, stasera alle 21, con un programma da Tartini a Piazzolla, il ciclo dei quattro concerti in San Francesco, tutti in calendario il giovedì. Farà seguito, il 9 luglio, il LIBERtrio, formazione sloveno-serba di chitarra, violino e contrabbasso, che proporrà un repertorio con musiche, tra le altre, di Bach e Gershwin. E ancora in arrivo il 16 luglio il Quartetto d'archi Tartini, indubbiamente uno dei migliori, e più longevi ensemble cameristici sloveni, attivo dal 1983 e da allora applaudito nelle più importanti sale da concerto di tutta Europa. Immancabile l'omaggio tartiniano ad apertura del concerto con l'esecuzione delle Sonate a Quattro del grande violinista e compositore piranese, di cui si celebrano quest'anno i 250 anni dalla morte, avvenuta a Padova nel 1790.
Chiuderanno il ciclo, il 23 luglio, Matija ed Ema Krečič, violino e violoncello. (ornella rossetto)