Il maestro Riccardo Muti è indignato: a Vittorio Veneto è in vendita la casa natale di Lorenzo Da Ponte, librettista di Mozart, per il quale scrisse opere come "Don Giovanni", "Così fan tutte" e "Le nozze di Figaro". "Una vergogna", ha tuonato ieri il celebre direttore d'orchestra napoletano in occasione della presentazione - a Milano - dei prossimi appuntamenti della Muti Italian Opera Academy. "Parliamo di uno scrittore e poeta che dovrebbe essere studiato a scuola. La cultura del nostro Paese sta attraversando un periodo ancora più drammatico, rivolto verso il basso". E poi non si sa cosa accadrà di Villa Verdi. "Mentre sui media - ha insistito Muti - si parla dei rapper, dei Maneskin, o Maneskot, non della vera cultura italiana".
A raccogliere il lamento di Riccardo Muti è il ministro Gennaro Sangiuliano, che dichiara: "Quella del maestro è una voce autorevole che merita di essere ascoltata. Il ministero della Cultura verificherà la possibilità di esercitare il diritto di prelazione da parte dello Stato". "132 mila euro per la casa del celebre librettista non sono certo uno spreco", aggiunge da parte sua il sottosegretario Vittorio Sgarbi, che intende muoversi "per trovare una fondazione bancaria attenta alla musica che in nome del binomio Da Ponte / Mozart acquisti l'edificio".
E lo j'accuse di Muti rimbalza naturalmente anche a Vittorio Veneto, dove l'amministrazione comunale invita il direttore d'orchestra in città. "Grazie alla sua sensibilità e a questa sollecitazione potremo magari far nascere qualcosa di positivo. C'era l'idea di creare una Fondazione nel nome di Da Ponte - fa sapere il Comune - ma servono i finanziamenti e non se ne è fatto più nulla".