"Con il pieno appoggio del Comitato di sciopero abbiamo deciso di continuare la nostra lotta, il governo ha infatti rinunciato a firmare l'accordo già concordato - a questo punto non sappiamo cosa ci aspetta", ha affermato Branimir Štrukelj. Durante l'incontro di ieri è stata già raggiunta un'intesa riguardo lo scatto salariale di una classe retributiva per insegnanti e altro personale specializzato, "il governo ci ha poi ripensato", ha dichiarato ancora Štrukelj. "La situazione si è complicata quando abbiamo già raggiunto un accordo, a quel punto Lilijana Kozlovič - il negoziatore capo dell'esecutivo -, ha dovuto abbandonare la riunione. Solo dopo siamo stati messi al corrente sulla decisione del governo di non voler firmare l'intesa", ha aggiunto.
Immediata la risposta della Kozlovič: "Nonostante la valida proposta del governo, il sindacato SVIZ non ha voluto venirci incontro".
Domani quindi scuole e asili garantiranno solo la vigilanza, ma niente lezioni, neanche presso le università di tutto il Paese. In 11 città slovene si terranno manifestazioni di protesta. "Nel caso in cui il governo non accettasse di firmare l'accordo già pronto, lo sciopero potrebbe anche inasprirsi", ha detto Štrukelj. A pesare sull'insuccesso della trattativa, anche le pressioni dei sindacati di altri comparti del settore pubblico che denunciano trattamenti di parte per determinati settori.