Foto: Reuters
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Si è aperto nella Capitale francese Parigi il vertice per l'azione sull'intelligenza artificiale, copresieduto da Francia e India. Tra i principali obiettivi del vertice di due giorni il consentire all'Europa di dare il massimo e recuperare il ritardo nei confronti di Stati Uniti e Cina. Capi di Stato, alti funzionari governativi, amministratori delegati e scienziati provenienti da circa 100 Paesi prendono parte al summit. Tra i partecipanti di alto profilo figurano il Vice Presidente degli Stati Uniti JD Vance, al suo primo viaggio all'estero da quando ha assunto l'incarico, e il Vice Premier cinese Zhang Guoqing. I leaders mondiali e gli amministratori delegati stanno discutendo di come sviluppare con sicurezza l'intelligenza artificiale in un momento in cui sta crescendo la preoccupazione per le strade che potrebbe prendere. I precedenti vertici, avvenuti nel Regno Unito e in Corea del Sud avevano già evidenziato l'attenzione ai rischi che lo sviluppo poteva comportare, e il presidente Macron ha sottolineato che vi è un rischio decidere di non avere regole, ma che vi è anche il rischio opposto se l'Europa si desse troppe regole. Bruxelles l'anno scorso ha approvato l'AI Act, la prima serie di regole che governano la tecnologia, e i giganti tech oltre ad alcune Capitali hanno chiesto che tali regole vengano rinforzate, al che l'Europa ha stabilito un codice aggiuntivo. Oltre a Vance e a GuoQing, tra gli altri sono presenti anche il Premier canadese Trudeau e quello greco Mitsotakis oltre all'Amministratore Delegato di Alphabet-Microsoft Pichai e quello di OpenAI Altman e il Vice Presidente di Google Manyika, i quali puntano a promuovere l'intelligenza artificiale nella sanità, istruzione, ambiente e cultura. Il premier indiano Modi e' co-organizzatore assieme al Presidente Macron del vertice nel tentativo di coinvolgere più attori globali nello sviluppo dell'intelligenza artificiale e per impedire che il settore divenga un campo di battaglia tra statunitensi e cinesi.

Franco de Stefani