Foto: Reuters
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Il leader della destra Herbert Kickl ha ricevuto l'incarico di formare il nuovo Governo. Kickl ha ricevuto il mandato dal Presidente Van der Bellen dopo la vittoria alle ultime elezioni e il fallimento dei colloqui tra conservatori, social democratici e liberali. La decisione di Van der Bellen ha una portata storica. Nel caso le trattative con i conservatori andassero in porto, l'Austria avrebbe per la prima volta dal dopoguerra un Cancelliere di destra. L'FPO è stato fondato negli anni '50 sulle ceneri del nazionalsocialismo e, sebbene in passato abbia partecipato a varie alleanze di Governo, non è mai stato in grado di esprimere un Cancelliere. La svolta è giunta negli ultimi giorni dopo il fallimento delle trattative tra conservatori e social democratici, che poteva condurre a nuove elezioni. Il Cancelliere conservatore Nehammer aveva posto il veto a negoziati diretti con Kickl e tentato la strada della coalizione alternativa con i social democratici e i liberali, fallendo. Il sostituto di Nehammer, il Segretario Generale Stocker, ha dato il via libera ai negoziati con l'FPO. La strada per un esecutivo di destra sembra in discesa anche se le trattative non saranno facili, ma alcuni punti sono comuni, come ad esempio la sicurezza e il controllo dell'immigrazione, mentre i punti di scontro potrebbero essere sulla politica estera. Nel caso Kickl approdasse al cancellierato si tratterebbe di una rivincita rispetto alla conventio ad escludendum che aveva relegato l'FPO all'opposizione dopo avere vinto le elezioni nell'autunno scorso oltre che il risultato di un percorso iniziato 25 anni or sono con la leadership di Jorg Haider e lo sdoganamento del partito con i conservatori del Cancelliere Schussel. L'alleanza tra FPO e conservatori non è inedita ma la spinta radicale dovrebbe farsi sentire più all'interno del Paese che non all'estero, dove Vienna è inserita nell'architettura europea.

Franco de Stefani