La decisione europea di porre fine, dal 2035, alla produzione di motori endotermici, diesel e benzina, a favore dell'elettrico, aveva visto quattro Paesi contrari, Germania, Italia, Polonia e Bulgaria. Con tre "No" il provvedimento non sarebbe passato. Alla fine, i tedeschi hanno ottenuto una deroga per i motori alimentati a e-fuell, ossia a carburanti sintetici. Il compromesso tra Commissione Europea e Germania è arrivato alla riunione dei Rappresentanti Permanenti Aggiunti dei 27, Coreper I che ha approvato l'accordo sugli standard C02 per le auto sarà nell'agenda del Consiglio Affari Energia di martedì 28 marzo per l'adozione finale" - lo ha annunciato la presidenza di turno dell'Ue. A questo punto, le speranze dell'Italia di poter modificare la norma appaiono ridottissime. L'Italia puntava sui biocarburanti. Infatti, il Bel Paese è fra i grandi consumatori di biocarburanti in Europa. Pure la Francia cerca di tutelare i suoi interessi. Per Parigi - il testo sul quale le istituzioni europee hanno trovato l'intesa sul motore termico al 2035 non va modificato. Va invece - riconosciuto il ruolo dei gas a basse emissioni, come l'idrogeno prodotto con l'energia nucleare, nella transizione dell'economia europea, o nel pacchetto gas con decisione dei ministri Ue attesa per domani oppure nel negoziato sulla nuova direttiva rinnovabili, con l'ultimo incontro previsto per mercoledì. Secondo Parigi - sarebbe paradossale accettare il principio di neutralità tecnologica per gli e-fuell, che sono una tecnologia ancora all'inizio e non accettarlo per il nucleare che è già nel mix energetico europeo e non emette CO2. A riguardo, assieme ai suoi partner Parigi avanzerà una proposta per un ruolo equilibrato di tutte le tecnologie nella transizione.
Corrado Cimador