"Se siamo uniti, non c'è limite a quello che possiamo raggiungere", ha affermato la premier britannica, chiedendo ai Tory di appoggiare il suo piano per l'uscita dall'Unione europea. "La Gran Bretagna non ha paura di uscire senza un accordo, se deve", ha sottolineato, spiegando che "nessuno più di lei" vuole un'intesa sul divorzio da Bruxelles, senza ci sarebbero infatti tante difficoltà, tra cui i dazi. May però non è pronta ad accettare qualunque accordo. "Ho trattato l'Ue sempre con rispetto e il Regno Unito ora si aspetta lo stesso", ha detto. "Non accetteremo mai un'altra scelta, non tradiremo il risultato del referendum" sulla Brexit, ha aggiunto, precisando che un'altra consultazione non ci sarà. Secondo il primo ministro, il risultato del referendum va onorato, il governo britannico, nel contempo, deve anche mantenere buoni rapporti con l'Unione europea.
Dopo la Brexit "ci sarà un nuovo sistema per l'immigrazione che metterà fine una volta per tutte alla libertà di movimento. Sarà regolato sulle competenze di chi arriva e non sul paese di provenienza", ha detto ancora May.
Intanto, pochi minuti prima del discorso conclusivo della premier al congresso dei Tory, con una lettera al Comitato 1922, James Duddrige, uno dei deputati del suo partito conservatore, ha formalizzato la prima mozione ufficiale di sfiducia nei confronti della leadership di Theresa May. "Abbiamo bisogno di un leader forte e al momento non lo abbiamo", si legge nella missiva.