Violenti incendi continuano a bruciare sulle isole di Rodi e Corfù, in Grecia. Da Corfù sono state evacuate finora circa 2.500 persone, la Guardia Costiera ha salvato 59 persone a Nisaki. Sia i residenti che i turisti sono stati allontanati dalle aree vicine all'incendio. Intanto riprendono vigore i roghi nell'isola di Rodi. Il vasto incendio vede numerosi focolai nella zona di Perithia a nord di Corfù, isola del Mar Jonio, secondo quanto riferito dalle autorità elleniche le quali hanno precisato di avere già evacuato 17 villaggi. I Vigili del Fuoco stanno continuando a lavorare per impedire che le fiamme raggiungano le abitazioni, e circa 2.500 persone sono state finora evacuate. Per motivi di sicurezza residenti e turisti sono stati allontanati dalle aree vicine al fronte del rogo e trasferiti allo stadio e al teatro municipale di Corfù. Intanto ha ripreso vigore il rogo nell'isola di Rodi, in particolare in direzione sud-est con le fiamme che hanno raggiunto i 5 metri di altezza, secondo quanto riferito dal Comando dei Vigili del Fuoco indicando che l'incendio è ancora fuori controllo. A Rodi finora sono state evacuate circa 30 mila persone, due mila delle quali hanno dovuto essere trasportate al largo dalle spiagge via nave. Il rogo ha bruciato una vasta area di foresta distruggendo lussuosi alberghi oltre a molte abitazioni. Il lavoro dei Vigili del Fuoco è reso problematico dalle alte temperature e dai forti venti e i cittadini sono stati invitati a muoversi verso la città di Rodi. Un portavoce della Polizia ha dichiarato che si tratta della più grande operazione di evacuazione mai avvenuta in Grecia, che finora tutto si è svolto con regolarità e che sia i cittadini che, in particolare, i turisti hanno eseguito gli ordini ricevuti. La Protezione Civile ellenica ha organizzato centri di accoglienza e sta tentando di facilitare i trasporti verso l'aeroporto e i porti disponibili per consentire gli imbarchi verso altre destinazioni.
Franco de Stefani