Indumenti che durino di piu', tessuti con un maggior tenore di fibre riciclate, riparabili in modo economico e con incenerimento e conferimento in discarica ridotti al minimo: Sono questi gli orientamenti della Commissione Europea sui prodotti tessili contenuti nel nuovo pacchetto economia circolare presentato a Bruxelles. Nel pacchetto vi sono anche nuove regole per i prodotti sostenibili, inclusi i materiali da costruzione. Lo scopo e' di ridurre l'impatto ambientale e la dipendenza europea dalle materie prime importate. La comunicazione per i prodotti tessili anticipa nuove norme che renderanno obbligatori alcuni requisiti per l'industria europea, come ad esempio i nuovi requisiti di progettazione, i livelli minimi obbligatori di utilizzo di fibre riciclate, il divieto di distruzione dei prodotti invenduti, un passaporto digitale del prodotto, basato su requisiti informativi obbligatori sulla circolarita', e altri aspetti ambientali chiave come le azioni per affontare il rilascio di microplastiche con misure come il prelavaggio negli impianti di produzione. Sono in arrivo inoltre anche nuove norme armonizzate sulla responsabilita' estesa del produttore per i tessili e incentivi economici per rendere i prodotti piu' sostenibili nell'ambito della revisione della direttiva sui rifiuti. Il Vice Presidente della Commissione Europea Timmermans ha dichiarato che il cambiamento e' necessario e che e' voluto dal consumatore, in particolare da coloro che si possono permettere di pagare prezzi piu' alti per prodotti migliori e che e' necessario stimolare un cambiamento culturale. Il Commissario Europeo all'Ambiente Sinkevicius ha precisato che le nuove norme per aumentare la sostenibilita' dell'industria tessile dovrebbero essere pronte al piu' tardi nel 2024, aggiungendo che si iniziera' subito la consultazione e la valutazione del loro impatto riconoscendo la specificita' del settore, ma nei tessuti il tasso di riciclo e' dell'uno per cento e l'industria deve assumersi piu' responsabilita'.
Franco de Stefani