Polonia e Ungheria avrebbero trovato un compromesso con la Germania per sbloccare il bilancio pluriennale europeo e il Recovery Fund, finora bloccati per il veto posto da Varsavia e Budapest sullo stato di diritto. Lo ha reso noto il vice premier polacco Gowin, precisando che per ora l'accordo e' con la Germania, e aggiungendo di credere che l'intesa possa includere le altre 24 capitali europee entro venerdi' prossimo, al termine del consiglio europeo. Gowin, che e' stato il maggiore sostenitore dell'abbandono del veto da parte della Polonia, ha rifiutato di entrare nei dettagli, evidenziando che l'accordo mantiene la Polonia sovrana e l'Unione Europea unita e che la logica del 'veto o morte' va contro l'interesse nazionale polacco. Gowin ha precisato che, come riconosciuto anche dal premier ungherese Orban, si e' a pochissimo dalla soluzione per entrambe le parti, garantendo nello stesso tempo i diritti indipendenti dei due paesi e l'utilizzo dei fondi europei. Budapest e Varsavia rifiutavano di legare i finanziamenti europei alla clausola dello stato di diritto. L'accordo preliminare e' stato confermato dal presidente polacco Duda nel corso di una visita alla capitale ceca Praga, precisando che le discussioni sul tema stanno proseguendo. La Germania, che detiene la presidenza a tempo dell'Unione Europea, ha quindi convocato un vertice degli ambasciatori delle 27 nazioni europee focalizzato alla discussione sul bilancio pluriennale europeo e sul Recovery Fund per venerdi' pomeriggio, secondo quanto riferito da una fonte diplomatica europea. La fonte ha aggiunto che Polonia e Ungheria sono in attesa di un'ulteriore approvazione da parte dell'Olanda e di altri membri europei scettici. Lo stallo del bilancio pluriennale sta bloccando 1.800 miliardi di euro di fondi.
Franco de Stefani