Foto: EPA
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Donald Tusk, intervenendo alla Plenaria per illustrare le priorità della Polonia durante il suo semestre di presidenza del Consiglio dell'UE, ha chiesto un aumento significativo della spesa europea per la difesa e una "revisione critica" del Green Deal, sottolineando la necessità di un finanziamento comune per garantire la sicurezza dell'Unione. Il Premier polacco ha ribadito l'importanza dell'Europa, invitando gli europei a parlare con la stessa convinzione degli Stati Uniti e a non temere le sfide per rafforzare l'unità e la sicurezza. Ha sottolineato la necessità di un'Europa più autonoma nella difesa, proponendo strumenti di finanziamento innovativi, incluso il debito europeo, per sostenere le spese militari. Parafrasando Kennedy, ha esortato gli europei a chiedersi cosa possano fare per la propria sicurezza, invece di fare affidamento sugli Stati Uniti, poiché il tempo della "comodità" è finito. Tusk ha discusso dell'invasione russa in Ucraina e della crisi migratoria, sollecitando un rafforzamento delle capacità difensive per evitare nuovi conflitti. Ha anche affrontato il tema dei prezzi dell'energia e del Green Deal, criticando alcune normative che aumentano i costi energetici e riducono la competitività dell'Europa rispetto a Stati Uniti e Cina. Il Premier ha avvertito che l'alto costo dell'energia potrebbe generare malcontento popolare, mettendo a rischio la stabilità dei governi democratici, e ha sollecitato un approccio più pragmatico da parte dei legislatori. La sua posizione sul Green Deal ha incontrato il sostegno della destra conservatrice, ma anche critiche dai progressisti, mentre la Commissione europea ha difeso gli obiettivi climatici originali. Tusk ha chiesto di superare le "ideologie dure" in favore di politiche più sensate, evidenziando l'importanza di un equilibrio tra sostenibilità ambientale e stabilità economica. Ha ribadito che l'Europa ha il potenziale per competere con le principali potenze globali, ma solo se agirà con determinazione. Infine, ha riaffermato la necessità di credere nel futuro dell'Europa, mettendo in luce il suo ruolo fondamentale nel contesto globale.

Corrado Cimador