Risultato interlocutorio nelle elezioni politiche tenute ieri in Macedonia del Nord. Una stretta vittoria per i socialdemocratici dell'ex premier Zoran Zaev che non raggiungono però una maggioranza nel parlamento di Skopje. Il futuro governo sarà deciso da complicati negoziati con i partiti della minoranza albanese come l'Unione democratica per l'Integrazione, che con poco più del 10% emerge come terzo partito da queste consultazioni.
Le prospettive politiche del Paese restano quindi incerte, visto che sia socialdemocratici che centro-destra hanno la possibilità di guidare il prossimo esecutivo, che dovrà gestire nell'immediato le conseguenze sociali ed economiche della pandemia da coronavirus, e nel medio periodo l'apertura dei primi capitoli negoziali con l'Unione europea.
Nonostante la soluzione della disputa del nome con la Grecia - queste erano le prime elezioni tenute sotto la nuova denominazione ufficiale di "Macedonia del Nord" - e l'ingresso ufficiale nella NATO, il giudizio dei macedoni sull'operato politico di Zaev resta quindi polarizzato e diviso.
L'affluenza alle urne si è fermata al 50%, soprattutto a causa dell'epidemia di coronavirus che continua a colpire pesantemente il Paese. Il voto, già programmato per aprile e rimandato a causa del Covid-19, è stato tenuto tra misure eccezionali per garantire la sicurezza e la salute degli elettori.


Francesco Martino

Foto: EPA
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