Foto: Reuters
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In sei regioni ucraine nella notte sono scattati gli allarmi antiaerei secondo quanto riportato dal portale ufficiale di allerta del paese. Le forze ucraine hanno abbattuto quattro droni russi nell'Ucraina sud-orientale, ha reso noto il capo del consiglio regionale, Nikolai Lukashuk.

Secondo la viceministra della Difesa ucraina, Hanna Malyar, le unità di Kiev hanno liberato otto insediamenti nelle ultime due settimane di combattimenti nelle direzioni di Berdiansk e Melitopol. "Nel complesso, le unità del settore Tavria sono avanzate in territorio nemico fino a sette chilometri - ha aggiunto - l'area liberata nel sud è di 113 chilometri quadrati".

Il capo dell'amministrazione regionale ucraina di Sumy, Volodymyr Artyukh, ha dichiarato che "il tenente di polizia di 38 anni Roman Babenko e suo figlio di 4 anni sono morti a Bilopilla" a causa di un bombardamento russo. Artyukh ha aggiunto: "In pieno giorno gli occupanti hanno bombardato senza pietà la parte centrale della città con l'artiglieria".

Russia ed Ucraina continuano inoltre a rimpallarsi le accuse su chi avrebbe fatto crollare la diga di Kakhovka. Il New York Times afferma che, nonostante siano "teoricamente possibili molteplici spiegazioni", le prove indicano chiaramente che la diga è stata paralizzata da un'esplosione provocata dalla parte che la controlla: la Russia.

Il media statunitense dopo aver consultato ingegneri ed esperti di esplosivi, sostiene che la diga aveva "un tallone d'Achille" ed essendo "costruita in epoca sovietica, Mosca aveva ogni pagina dei disegni tecnici e sapeva dov'era".

La diga, spiegano ancora gli esperti "è stata costruita con un enorme blocco di cemento alla base" ed è attraversata da "un piccolo passaggio, raggiungibile dalla sala macchine": proprio qui secondo quanto suggerirebbero le prove, "è esplosa la carica che ha distrutto la diga".

L'Onu, infine, ha accusato la Russia di continuare a bloccare le consegne di aiuti umanitari alle aree controllate da Mosca nell'Ucraina orientale, che sono state colpite dalla rottura della diga. Il crollo della barriera ha permesso che venissero inondate vaste aree della regione di Kherson, costringendo migliaia di persone a fuggire e suscitando timori di un disastro ambientale.

Davide Fifaco