Foto: Reuters
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Anche gli italiani residenti in Slovenia e Croazia hanno premiato Fratelli d'Italia e la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che in Croazia ha ottenuto il 33 per cento delle preferenze, ovvero 160 voti, e in Slovenia quasi il 28 per cento, ovvero 92 voti. Numeri insignificanti dal punto di vista competitivo, ma altamente simbolici, che fanno comprendere dove batte il cuore degli appartenenti alla CNI con cittadinanza italiana che hanno scelto di eleggere gli europarlamentari della Madrepatria, o per quegli italiani che hanno trasferito la residenza in uno dei due paesi. Ricordiamo infatti che dal dicembre 2012 non sono possibili doppie candidature e non si può esprimere un doppio voto, poiché l'elettore comunitario può esercitare il proprio diritto nello Stato membro di residenza o nello Stato membro d'origine.

Per quanto riguarda la Slovenia, quest'ultima opzione è stata preferita da 333 elettori su 4343 aventi diritto, ovvero poco più dell'8 per cento. In Croazia, invece, solo il 3,64 per cento, ovvero 513 elettori dei 14.091 iscritti negli elenchi consolari, ha scelto di votare per le liste e i candidati del Parlamento europeo spettanti all'Italia. In entrambi i paesi, le maggiori preferenze sono andate al partito della premier Giorgia Meloni, mentre al secondo posto c'è il Partito Democratico, che in Slovenia ha ottenuto quasi il 17 per cento (56 voti) e in Croazia il 19 per cento (92 voti).

Dal terzo posto in giù, in Slovenia, ci sono: Alleanza Verde e Sinistra, Lega Salvini Premier, Movimento 5 Stelle, Stati Uniti d'Europa e altre formazioni, fino ai 7 voti ottenuti dal Südtiroler Volkspartei, che invece in Croazia ha ottenuto un solo voto. Anche qui, con qualche piccola differenza, i partiti più quotati dopo i primi due risultano essere Forza Italia-Noi Moderati-PPE, seguiti da quelli già segnalati in Slovenia.

LPA