I paesi membri continuano ad attuare le sanzioni di carattere finanziario disposte con i regolamenti europei in relazione all'aggressione della Russia alla sovranità e indipendenza ucraina; le autorità doganali olandesi hanno nelle ultime ore sequestrato 14 yacht russi nei cantieri navali, di cui 12 in costruzione e due in manutenzione. Lo rendono noto le autorità locali. Intervenendo alla plenaria del Parlamento europeo, Ursula von der Leyen, a capo della Commissione Ue, è tornata intanto ad invitare la Cina a prendere una posizione netta in merito al conflitto ucraino. "In questo momento nessun paese può dichiararsi neutrale", ha sottolineato. Immediata la replica della Cina. Pechino continua a sostenere il processo negoziale, ma invita al contempo l'Occidente a esercitare moderazione fino a quando non saranno diffusi i risultati dell'indagine sulle atrocità commesse a Bucha. Le accuse devono essere basate su fatti, sottolinea la Cina. In quanto alle sanzioni economiche, von der Leyen ha spiegato che l'Ue deve risolvere la questione del petrolio e pensare a un sistema bancario che limiti gli introiti derivanti dai carburanti fossili per la Russia. L'Alto rappresentante per gi Affari esteri dell'Ue, Josep Borrell, ha da parte sua invitato i paesi membri a fare di più per sostenere l'Ucraina. "Abbiamo dato un miliardo di euro in aiuti a Kiev, il che equivale a quello che paghiamo ogni giorno a Putin per l'energia", ha evidenziato Borrell. Il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel, ha specificato che non si tratta di un'operazione speciale, ma di crimini di guerra. "Non dobbiamo girare le spalle, ma fare il possibile per assicurare i colpevoli alla giustizia", ha detto. La diplomazia russa continua, intanto, a lavorare per giungere presto ad un accordo tra Mosca e Kiev; il Cremlino ha fatto sapere che il ritiro delle forze russe dalla regione di Kiev rappresenta un gesto di buona volontà per creare condizioni favorevoli ai negoziati di pace.
Maja Novak