In base al rapporto presentato dall'Osservatorio sull'Intolleranza e la Discriminazione contro i Cristiani i dati sono allarmanti. Nel vecchio continente nel 2023 sono stati commessi quasi 2.500 crimini d'odio contro i cristiani tra cui 232 attacchi personali come molestie, minacce e violenze documentate dalla polizia in 35 paesi europei. L'Osservatorio è un'ONG che fa una ricerca sistematica sui crimini d'odio e la discriminazione contro i cristiani i cui dati vengono analizzati, classificati e valutati ogni anno contribuendo al rapporto annuale dell'OSCE. Tra i Paesi che hanno il primato di intolleranza vi sono la Francia con quasi mille crimini, il Regno Unito con oltre 700, la Germania, che ha visto un aumento del 105 per cento dei crimini. Tra le violenze vi sono il vandalismo contro le chiese, la loro profanazione, la decapitazione di statue religiose, gli attacchi incendiari, le minacce. Sebbene la violenza fisica rimanga ancora relativamente rara, il 7 per cento, vi sono stati alcuni casi tragici come l'omicidio di un chierichetto, un attacco con vettura a una processione e il tentato omicidio di un convertito di origine musulmana, ed inoltre vi è un aumento degli attacchi durante le festività cristiane come Pasqua e Natale, il tutto sempre con criminali di matrice islamica. Per l'Unione Europea il fenomeno non è rilevante e di conseguenza non si esprime. Nel rapporto si parla anche delle discriminazioni sul posto di lavoro e nella vita pubblica in alcuni Paesi europei, che ha portato a una crescente auto censura tra i cristiani. L'anno appena trascorso ha visto anche una serie di restrizioni alla libertà di culto da parte di governi europei, che vanno dal divieto di processioni religiose al mettere nel mirino i cristiani per l'espressione pacifica del loro credo. Questi casi hanno sollevato preoccupazione al livello internazionale e anche della Commissione per la Libertà Religiosa Internazionale degli Stati Uniti.
Franco de Stefani