Foto: Reuters
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Durante la settimana, come ha spiegato il generale di brigata, l’Ucraina ha ripreso il controllo di 38 miglia quadrate, e le truppe sono pronte a continuare a combattere per liberare il loro territorio. “È solo attraverso la forza comune di tutto il nostro popolo che possiamo fermare il nemico, e noi fermeremo sicuramente la Russia” ha dichiarato il leader ucraino Zelensky, sottolineando che le truppe russe verranno cacciate dalla loro terra e con la libertà dell’Ucraina onoreranno la memoria di tutti coloro che hanno dato la vita per il Paese. A proposito della controffensiva, gli Stati Uniti, Regno Unito, Paesi Bassi e Danimarca hanno annunciato una collaborazione per fornire “attrezzature di difesa aerea ad alta priorità all’Ucraina”. L’iniziativa, come si legge in una nota congiunta pubblicata da Downing Street, “fornirà centinaia di missili di difesa aerea a corto e medio raggio, e sistemi associati necessari per proteggere l’infrastruttura nazionale critica di Kiev e quindi garantire ulteriormente il successo delle operazioni di controffensiva nei prossimi mesi”. Inoltre, com’è stato specificato, la consegna dell’attrezzatura è già iniziata, e dovrebbe essere completata entro le prossime settimane. Ma oltre alla controffensiva c’è la questione legata alla centrale nucleare di Zaporizhia: a seguito di una visita sul posto da parte del capo dell’Agenzia Internazionale per l’energia atomica, è stato stimato che dopo la distruzione di una diga, la situazione resta grave ma in via di stabilizzazione. Le conseguenze ci sono e sono reali, ma allo stesso tempo è stato chiarito che si stanno prendendo misure per regolarizzare la situazione.

B.Ž.