Secondo Mykhailo Podolyak, consigliere del capo dello Stato ucraino, Volodymyr Zelensky, l'indecisione degli alleati occidentali riguardo la fornitura di mezzi blindati Leopard a Kiev, "sta uccidendo ancora di più" il popolo ucraino. Podolyak ha invitato gli alleati a "pensare più velocemente" sulla questione.
I ministri degli Esteri dei paesi baltici, Estonia, Lettonia e Lituania, hanno al contempo fatto appello alla Germania a fornire all'Ucraina i carri armati Leopard. Lo ha fatto sapere il ministro degli Esteri lettone. L'appello arriva dopo l'incontro del gruppo di contatto per l'aiuto a Kiev nella base militare tedesca di Ramstein, dove gli alleati non sono riusciti a giungere ad un accordo sulla fornitura di blindati Leopard. La Germania, lo ricordiamo, si dice ancora indecisa se inviare i carri armati in Ucraina o consentire ad altri Paesi di donare i propri, nonostante le pressioni su Berlino affinché agisca.
Intanto l'esercito di Mosca ha reso noto che le forze armate sul campo hanno iniziato un'offensiva nella regione ucraina di Zaporizhzhia, annessa alla Russia a settembre dell'anno scorso insieme alle regioni di Kherson, Donetsk e Lugansk.
Il Ministero della Difesa di Londra ha riferito che la guerra in Ucraina al momento è giunta ad un punto morto. Sempre secondo la stessa fonte, esiste "una reale possibilità che l'esercito russo avanzi nei dintorni di Bakhmut", nella regione di Donetsk, interessata da forti scontri già da diversi mesi.
Secondo le stime di Washington, il numero delle vittime russe in Ucraina, dall'inizio del conflitto armato, potrebbe aver raggiunto quota 188.000. Lo rivela il quotidiano Sun in occasione del vertice di Ramstein. Le cifre sono attribuite a "fonti della Difesa", dopo che un generale statunitense ha affermato che Mosca ha subito "un'enorme quantità di vittime, ben oltre 100.000". Si ritiene che il numero di vittime includa sia le forze russe che il gruppo di mercenari Wagner. L'esercito di Kiev ha intanto reso noto che i soldati russi morti sono circa 120.000.

E. P.