La guerra in Ucraina sta portando a molte ripercussioni anche nel mondo sportivo, con gli atleti russi esclusi dalle principali competizioni continentali e mondiale, le squadre escluse dalle Coppe Europee e gli atleti stranieri che militavano nei principali campionati russi, ma anche ucraini, che hanno abbandonato le loro squadre per mettersi al sicuro dalla guerra.
Tra questi, per fare un esempio, anche l'ex calciatore del Koper, Claudio Spinelli, scappato dal Paese invaso, in automobile, con alcuni altri compagni di squadra, per raggiungere il confine con la Polonia e tornare in Argentina.
Sorte analoga, ma sport diverso, per il cestista italiano Daniel Hackett, che ha ufficialmente lasciato il CSKA di Mosca per "motivi familiari e personali" legati ovviamente all'attuale situazione. Hackett sembrerebbe già in procinto di firmare un contratto con la Virtus Bologna.
Il caso che però ha catalizzato maggiormente l'attenzione è quello del Chelsea, il club inglese della Premier League di proprietà dell'oligarca russo Roman Abramovich, che ha deciso di mettere in vendita la squadra, attuale campione della Champions League e della Coppa del Mondo di club. Abramovich non è stato ancora colpito dalle sanzioni che il governo britannico ha imposto ad altri magnati ritenuti vicini a Vladimir Putin, ed ha dichiarato che "tutti gli utili" della cessione, al netto dei costi, "verranno interamente devoluti ad una fondazione di cui beneficeranno le vittime della guerra in Ucraina".
Restando al mondo del calcio, l'ucraino ex campione del Milan, Andriy Shevchenko, in questi giorni ha espresso più volte tutta la sua preoccupazione per quanto sta avvenendo nella sua patria e parlato con varie fondazioni, per raccogliere aiuti per il suo popolo. Inoltre, è molto preoccupato perché la madre e la sorella vivono ancora a Kiev dove - sottolinea Shevchenko - "stanno accadendo cose terribili" e conclude affermando: "Con la guerra, per me il calcio non esiste più".
Tra gli sportivi ucraini c'è anche chi ha deciso di arruolarsi e combattere. Dopo i fratelli Vitaly e Volodymyr Klitschko, alle fila dei pugili ucraini che hanno deciso di difendere il Paese dall'invasione russa si aggiunge Vasiliy Lomachenko. L'ex campione del mondo ha pubblicato su Facebook una foto che lo ritrae vestito con la mimetica e con un fucile a tracolla. I due fratelli, invece, già negli scorsi giorni erano apparsi insieme in un video in cui annunciavano di volersi unire alla resistenza; ricordiamo inoltre che Vitaly è anche il sindaco di Kiev.
Davide Fifaco