Alla vigilia del vertice dei ministri degli Esteri del G7, che si svolgerà in presenza a Londra, il capo dicastero degli Esteri britannico, Dominic Raab, ha annunciato che i paesi del G7 esamineranno la proposta del Regno Unito per costruire un meccanismo di risposta rapida nella lotta contro la disinformazione, in particolare contro la "propaganda" della Russia.
La Gran Bretagna ha proposto di creare un "meccanismo di confutazione rapida: quando vengono diffuse bugie, propaganda o notizie false possiamo reagire insieme e ripristinare la verità", anche "in Russia e Cina", ha spiegato il ministro.
Secondo quanto riporta il Sunday Times, uno studio finanziato proprio dal Ministero degli Esteri di Londra, ha mostrato che i troll filorussi pubblicano commenti sui siti web dei giornali britannici con l'obiettivo di creare l'impressione che l'opinione pubblica sostenga l'aggressione russa in Ucraina. Queste pubblicazioni vengono successivamente sfruttate dai media statali russi per mostrare come l'opinione pubblica britannica sostiene la Russia, afferma ancora il quotidiano. La stessa procedura viene usata in altri 14 paesi, di cui anche in alcuni stati membri del G7, come Francia, Germania, Italia, Giappone e Stati Uniti.
Lo studio dovrebbe essere presentato domani a Londra, quando i ministri degli Esteri del G7 si incontreranno per la prima volta dopo due anni. Sabato scorso il Ministero degli Esteri britannico ha annunciato che stanzierà 8 milioni di sterline - circa 9,2 milioni di euro - per progetti di servizi internazionali della rete BBC nella lotta alla disinformazione.
E. P.