Foto: MMC RTV SLO/Avtomobilnost
Foto: MMC RTV SLO/Avtomobilnost

Il tema di quest'anno, "Spazi pubblici accoglienti per tutti", enfatizza la necessità di promuovere spazi urbani che favoriscano pedoni, ciclisti e trasporti pubblici, riducendo l'uso delle automobili. Tuttavia, nonostante gli sforzi, resta da chiedersi se queste iniziative abbiano un impatto reale e duraturo sulle abitudini di mobilità dei cittadini. Il contesto, infatti, non è incoraggiante. Secondo i dati dell'Istituto di statistica sloveno, negli ultimi dieci anni il numero di automobili è aumentato del 15 percento, con circa 1,2 milioni di auto immatricolate a fine 2023. Di queste, quasi la metà sono veicoli diesel, noti per le loro elevate emissioni inquinanti. Sebbene ci sia stato un aumento dei veicoli ibridi, essi rappresentano ancora solo il 5% del totale. Le auto elettriche, che potrebbero rappresentare una soluzione chiave per ridurre l'inquinamento, restano una rarità nel Paese. Il problema non è solo la diffusione dei veicoli inquinanti, ma anche il crescente contributo del traffico stradale alle emissioni di gas serra. Nel 2022, il trasporto su strada è stato responsabile del 42 percento delle emissioni totali di CO2 in Slovenia. Numerose - oltre 100 - le città slovene che hanno aderito alla Settimana della Mobilità con una serie di eventi e iniziative, come la chiusura di alcune strade locali, volte a promuovere una mobilità urbana sostenibile. Oltre 80 gli eventi programmati nella sola capitale. Alla campagna di sensibilizzazione prende parte anche il Comune Città di Capodistria con una serie di iniziative che culmineranno nel festival della mobilità sostenibile, previsto sabato prossimo. Martedì invece, verrà offerta la colazione ai ciclisti in via del Porto. Iniziative che invitano quindi alla riflessione, ma rischiano di diventare un'occasione persa se non accompagnate da politiche più rigide e a lungo termine per far sì che la Settimana della mobilità si traduca in un cambiamento concreto e duraturo.

M.N.