Cominciamo a lavorare. Ha esordito così la presidente della nuova commissione europea, Ursula Von der Leyen, prima donna alla guida dell'esecutivo comunitario, presentando il Collegio dei Commissari e il loro programma. "Abbiamo costruito un'equipe europea eccezionale, oggi chiedo il vostro sostegno per un nuovo inizio per l'Europa", ha detto la presidente eletta in plenaria al Parlamento europeo. "Nei prossimi 5 anni" - ha aggiunto - "la nostra unione porterà avanti una trasformazione di società e economia, è la cosa giusta da fare e non sarà semplice". "Ogni Stato membro dell'Ue si è impegnato per gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Onu" - ha detto ancora. E la nuova Europa avrà la difesa dell'ambiente al vertice della sua agenda: ha ricordato emergenze come Venezia sotto l'acqua, le foreste in Portogallo colpite da incendi, la siccità in Lituania. Il prossimo commissario Ue per gli Affari economici Paolo Gentiloni avrà il compito di gestire "il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile" da parte dei paesi Ue. In materia di Brexit; si rispetterà la decisione adottata dai cittadini britannici; e ancora, verrà trovata una soluzione alle sfide comuni soprattutto in tema di sicurezza.
Allargamento dell'UE, con particolare riferimento ai Balcani occidentali; "le nostre porte restano aperte ai paesi della regione", ha assicurato Ursula Von der Leyen. La presidente eletta della Commissione europea ha poi annunciato di aver deciso di cambiare il nome del portafoglio della commissaria Maryia Gabriel per includervi la parola "cultura", come era stato chiesto nelle scorse settimane dall'Italia e da altri paesi. Il nome originario del portafoglio era "Innovazione e gioventù".
Il nuovo esecutivo conterà 27 commissari anche se formalmente l'UE ha ancora 28 paesi membri. La Gran Bretagna ha infatti deciso di non proporre un candidato prima delle elezioni del 12 dicembre, ricevendo per questo un primo avvertimento ufficiale per infrazione delle regole comunitarie. Ricorderemo che la Slovenia sara' rappresentata da Janez Lenarčič, commissario per la gestione delle crisi.
Delio Dessardo