Il Congresso dei deputati spagnolo ha sfiduciato il premier conservatore, Mariano Rajoy, dopo il coinvolgimento del Partito popolare nello scandalo corruzione. A prendere il suo posto, automaticamente, il leader socialista Pedro Sanchez, che ha presentato la mozione di sfiducia.
Già prima della votazione, l'ex Capo del Governo spagnolo aveva ammesso l'imminente sconfitta, congratulandosi con Pedro Sanchez, nuovo premier spagnolo. Dopo il voto Rajoy ha affermato che è un onore aver lasciato una Spagna migliore di quella che aveva trovato ed ha abbandonato poi il Parlamento. Fuori è stato accolto con un applauso, la folla lo ha chiamato "presidente". Rajoy ha anche salutato e baciato alcuni suoi sostenitori.
Essenziali per la mozione di sfiducia soprattutto i voti dei cinque seggi del Partito nazionalista basco, che aveva già in precedenza annunciato di voler sostenere Sanchez.
Secondo il nuovo primo ministro ha vinto la democrazia. "Garantisco gli impegni con l'Europa e ascolterò la Catalogna", ha dichiarato Sanchez davanti al Congresso.
Durante il dibattito Rajoy si era difeso dichiarando che "ci sono stati corrotti nel Partito Popolare, è vero", ma non tutto il partito è corrotto. "La corruzione è da tutte le parti", ha aggiunto, ricordando le numerose cause ancora aperte contro il PSOE. "Se non si è in condizioni per dare lezioni, è meglio stare zitti", ha detto l'ex primo ministro. La sua idea era quella di portare a temine il mandato, che si sarebbe dovuto concludere nel 2020.