La Commissione Europea ha imposto al colosso del web Meta, la società di Mark Zuckerberg, una multa da 797,72 milioni di euro. Secondo quanto evidenziato in una nota dell'esecutivo europeo, il motivo della sanzione inflitta è di avere violato le norme anti trust europee nel legame tra Marketplace, servizio di annunci economici on line, e Facebook. Nella nota si aggiunge che Meta ha imposto condizioni commerciali sleali ad altri fornitori di servizi di annunci economici on line. Meta, l'ex Facebook Inc. fondata da Zuckerberg, che ha assunto questo nome nell'ottobre 2021, non offre soltanto social network e modi per comunicare, ma da qualche anno gli utenti del social possono effettuare la compravendita di beni di qualunque tipo attraverso Marketplace, servizio di annunci on line introdotto nel 2016. In base a un'indagine effettuata, Meta occupa un ruolo dominante nel mercato dei social network personali che negli ultimi anni ha raggiunto una grandezza e una rilevanza equivalenti allo spazio economico europeo e nei mercati della pubblicità on line a livello nazionale. Secondo la Commissione Europea Meta avrebbe usufruito eccessivamente della propria posizione prevalente attraverso il collegamento diretto tra Facebook e Marketplace, in quanto gli utenti hanno accesso automatico a Marketplace e vengono pubblicamente esposti alla piattaforma, con o senza volerlo. Anche per questo motivo il legame tra le due piattaforme conferisce un vantaggio tale da poter escludere tutti gli altri concorrenti. Zuckerberg ha annunciato ricorso contro la sanzione. In un comunicato della sua società viene evidenziato che questa decisione ignora la realtà del fiorente mercato europeo dei servizi di annunci on line e mette al riparo le grandi aziende già presenti da un nuovo operatore, Facebook-Marketplace, che soddisfa la domanda dei consumatori in modo innovativo e conveniente. Viene aggiunto che si ricorrerà in appello contro la decisione per garantire che i consumatori siano serviti bene nell'Unione Europea.
Franco de Stefani