Al Consiglio europeo, Giorgia Meloni è andata all'attacco, in particolare, sulla questione dei migranti e sul Patto di stabilità. L'Ue, ha sottolineato la premier, "impari dai suoi errori, sulle regole di bilancio serve una governance più attenta alla crescita".
Sui migranti ha dichiarato che "servono azioni rapide e concrete" per evitare una situazione in cui le organizzazioni criminali controllano i traffici umani sulle rotte del Mediterraneo. Meloni ha sottolineato la necessità di rafforzare l'attività Sar (Ricerca e soccorso). "Se la Tunisia crolla del tutto si rischia una catastrofe umanitaria, con 900mila rifugiati", ha aggiunto la presidente del Consiglio, evidenziando che finora gli sbarchi sono triplicati rispetto al 2022 e che si rischia "un'estate fuori controllo".
La premier ha inoltre aggiunto: "Sui migranti mi aspetto passi avanti dall'Ue ma posso dire di essere soddisfatta della bozza di conclusioni". La premier ha inoltre ringraziato la Commissione per il lavoro svolto su impulso del Consiglio europeo di febbraio e per la lettera a seguito della tragedia di Cutro. Il presidente del consiglio europeo Charles Michel ha rimarcato l'apprezzamento per l'accelerazione impressa al dossier migranti e dà appuntamento al consiglio Ue di giugno, quanto i leader europei dovranno fare i conti anche con le garanzie umanitarie che potrà offrire la Libia a chi sarà impedito di partire.
Intanto la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha aperto sulla possibilità di incrementare del numero di ingressi regolari.
Importante, inoltre, il faccia a faccia tra la presidente del Consiglio italiano ed Emmanuel Macron, il primo ufficiale dopo i due colloqui informali di Roma e Sharm el-Sheikh. Un "disgelo" quanto mai importante per risolvere le recenti tensioni e incomprensioni. L'incontro è arrivato nel momento migliore per l'Italia, visto il clima da guerriglia a Parigi, Macron ha bisogno di qualche sponda per portare avanti i propri interessi europei, come il nucleare, la risposta comune alle migrazioni, un fondo ad hoc per le tecnologie pulite e il rilancio della competitività dell'Unione. L'incontro con Macron è arrivato al termine di una sequela di dibattiti, tra Ucraina, piano Net Zero, Patto di Stabilità, energia e migranti.
Davide Fifaco