Jacques Chirac aveva dedicato quasi 50 anni della sua vita alla politica francese: dapprima aveva ricoperto il ruolo di sindaco della capitale, successivamente era diventato diverse volte ministro, premier e - in fine - presidente della Repubblica. Nel 2005 era stato colpito da un ictus, già prima di lasciare l'Eliseo era quindi stato diverse volte ricoverato in ospedale.
Chirac sarà ricordato soprattutto come il presidente che - per la sua forte contrarietà alla guerra statunitense in Iraq - aveva compromesso i rapporti tra Parigi e Washington. Inoltre, aveva riconosciuto la corresponsabilità della Francia per le deportazioni degli ebrei durante la Seconda guerra mondiale. Aveva sostenuto il ruolo del Paese in un mondo sempre più globalizzato e difeso il modello sociale francese.
L'annuncio del suo decesso è stato dato dal genero: "Il presidente Jacques Chirac è morto circondato dai suoi famigliari", ha affermato. L'Assemblea Nazionale francese ha osservato un minuto di silenzio. "È sparita parte della mia vita", ha detto Nicolas Sarkozy, successore di Chirac. L'ex presidente, Francois Holland, lo ha definito "un lottatore" che è riuscito a creare un legame personale con i cittadini francesi. "Non ci sono parole con le quali posso esprimere la mia tristezza", ha affermato invece il presidente uscente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, sottolineando l'importanza del lavoro di Chirac e del suo lasciato in Francia ed Europa. Messaggi di cordoglio sono arrivati anche dalla cancelliera tedesca, Angela Merkel, dal presidente russo, Vladimir Putin, e dal Ministero sloveno degli Esteri.
E. P.