Una nave per ricerche turca e' salpata con il fine di portare a termine una serie di prospezioni sismiche nel Mediterraneo Orientale innescando una furiosa reazione da parte della Grecia, che ha chiesto all'Unione Europea di sanzionare Ankara sui diritti di esplorazione. La Francia aveva gia' espresso le proprie preoccupazioni dopo che la nave turca ha iniziato il suo viaggio, chiedendo alla Turchia di astenersi dalle provocazioni e dimostrare buona volonta' per il raggiungimento di un accordo. Il ministero degli esteri ellenico ha definito il nuovo viaggio una grossa escalation nella disputa e una diretta minaccia alla pace nella regione. La Turchia ha risposto affermando che Atene sta esasperando le tensioni. La nave di ricerca deve condurre prospezioni a sud dell'isola greca di Kastellorizo, che si trova a poca distanza dalla costa turca. Ankara aveva richiamato la nave il mese scorso per permettere alla diplomazia, prima del vertice europeo, di evitare la discussione di sanzioni da parte di Bruxelles. Il vertice aveva stabilito che la Turchia sarebbe stata punita se fossero continuate le operazioni di prospezione nella regione e che le sanzioni sarebbero giunte prima di dicembre. Secondo il ministro della difesa turco Akar le operazioni di ricerca verrebbero effettuate nei pressi della zona continentale e, a causa delle tensioni, la nave sarebbe scortata dalla marina militare. Le relazioni tra Grecia e Turchia sono ulteriormente complicate da una serie di dispute che vanno dalla giurisdizione sulle acque del Mediterraneo all'isola di Cipro divisa etnicamente. Il portavoce del governo di Atene ha evidenziato in una nota che la Turchia ha fatto l'opposto di quanto avrebbe dovuto e che l'Europa non deve attendere 2 mesi prima di prendere delle decisioni, precisando che l'unica opzione e' di attivare le soluzioni piu' drastiche. Il portavoce del ministero degli esteri francese ha aggiunto che ci si attende che Ankara rispetti gli impegni presi, che si astenga da nuove provocazioni e dimostri prove concrete di buona volonta' per stemperare le tensioni.
Franco de Stefani