Nell'annuncio in diretta tv, il presidente russo Vladimir Putin, ha invitato gli ucraini a non resistere e a deporre le armi. "Chiunque interferisca nelle operazioni, subirà conseguenze mai viste", ha avvertito. Il leader del Cremlino ha spiegato che si tratta di un'operazione finalizzata a proteggere i civili e i separatisti del Donbass, nell'est del Paese. Alcune ore prima il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, aveva affermato che la Russia stava dando i ritocchi finali al suo schieramento di forze prima di una piena invasione che sarebbe potuta iniziare ancora prima dell'alba. Per il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ancora una volta, nonostante i ripetuti sforzi diplomatici, il Cremlino ha scelto la strada dell'aggressione contro un Paese sovrano e indipendente. In un ennesimo tentativo di intraprendere la strada del dialogo, Stoltenberg ha poi esortato la Russia a cessare immediatamente l'operazione militare e a rispettare la sovranità e l’integrità del vicino Paese, altrimenti, ha avvertito, la Nato farà il possibile per proteggere i suoi alleati. Annunciato un incontro straordinario per definire i passi successivi da intraprendere. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenksy ha intanto annunciato lo stato di guerra. Il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba, ha invece lanciato un appello affinché' il mondo si muova nel difendere il Paese e fermare Putin. Il leader del Cremlino ha lanciato un'invasione su larga scala, attaccando anche le pacifiche città ucraine, ha affermato. Forti esplosioni sono intanto già state segnalate nella capitale ucraina Kiev, nella città portuale orientale di Mariupol e nei pressi della linea di fronte nell'est del Paese. La CNN americana parla di centinaia di vittime.

08.39 Il presidente russo Vladimir Putin ha diffidato gli alleati dall'intervenire in Ucraina, sottolineando che, chiunque tenti di interferire e di creare minacce alla Russia ne pagherà le conseguenze. Il leader del Cremlino promette ripercussioni che non sono mai state sperimentate nella storia. La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio, Charles Michel, hanno intanto condannato con forza l'invasione ingiustificata dell'Ucraina da parte delle forze russe ed espresso solidarietà alle donne, uomini e bambini innocenti che in queste ore temono per le loro vite.

09.17 Il premier sloveno Janez Janša ha condannato, assieme agli alleati Nato e dell'Unione europea, l'aggressione militare senza precedenti lanciata dal presidente russo Vladimir Putin in Ucraina. "Il Cremlino deve ritirare le proprie truppe e rispettare pienamente l'integrità territoriale del vicino Paese", ha scritto in un primo Twitt a cui ha fatto seguito un'altra dichiarazione in cui chiede lo stabilimento di una no-fly zone sull'Ucraina e il rispetto degli accordi di Budapest del 1994. Il primo ministro dovrebbe oggi prender parte a una riunione straordinaria dei leader Ue a Bruxelles. Al momento non è ancora chiaro se in seguito si recherà in Ucraina nell'ambito dell'annunciato incontro con il presidente Zelensky.

10. 20 La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha annunciato nuove sanzioni contro la Russia; il nuovo pacchetto di misure dovrebbe includere il divieto di accesso delle banche russe ai mercati finanziari europei. "Mosca sta violando il diritto internazionale e minando la stabilità europea", ha commentato. Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha intanto condannato l'attacco sconsiderato e non provocato della Russia che mette a rischio innumerevoli vite civili. "L'invasione rappresenta una seria minaccia alla sicurezza euro atlantica". L'escalation della tensione tra Russia e Ucraina era stata determinata dalla volontà di Kiev di aderire all'Alleanza, ha precisato, ricordando che è stata convocata una riunione d'emergenza degli ambasciatori Nato.

Maja Novak

Foto: Reuters
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