Fortemente contrario il gruppo di Višegrad, ma anche Italia e Spagna; riserve poi riguardo numerose questioni aperte da parte di diversi paesi Ue. Il prossimo tentativo di giungere ad un accordo sull'inizio del negoziato con il Parlamento europeo è previsto durante il vertice dell'Unione, a fine mese.
La proposta sulla riforma di Dublino è partita dalla presidenza bulgara del Consiglio dell'Unione europea. "Sinceramente credo che la ricerca di un compromesso non sarà un compito facile, ma siamo sulla strada giusta", ha affermato il ministro dell'Interno bulgaro, Valentin Radev. Il Commissario Ue per le Migrazioni, Dimitris Avramopoulos, ha invitato i paesi dell'Unione a contribuire al dialogo, per trovare finalmente un accordo sulla riforma del sistema d'asilo. Ha inoltre espresso la speranza che a fine mese i leader degli Stati membri dell'Ue riescano a prendere la decisione giusta.
La relatrice del Parlamento europeo, la liberale svedese Cecilia Wikström, si dice "profondamente delusa dai documenti prodotti dal Consiglio Affari interni sul regolamento di Dublino e la riforma del Sistema europeo comune di asilo". Rimane ben poco tempo "se vogliamo trovare una soluzione sul regolamento di Dublino entro questo mandato", ha aggiunto l'eurodeputata. Spera inoltre "che i governi Ue abbiano la volontà di mettere da parte le divergenze", altrimenti "rimarremo a mani vuote, con l'attuale fallimentare sistema d'asilo e nessuna risposta per i cittadini".
In un messaggio su Twitter, il presidente dell'Europarlamento, Antonio Tajani, afferma che "la proposta del Parlamento Ue per la riforma di Dublino è l'unica che mette insieme fermezza e solidarietà. È su questa base che gli Stati membri e il Consiglio devono lavorare. Per fermare l'immigrazione clandestina serve un piano Marshall per l'Africa e un accordo con la Libia e i Paesi di transito come quello fatto con la Turchia", si legge ancora nel messaggio.