Chi si attendeva un cambio di rotta deciso sul vaccino AstraZeneca è rimasto deluso. L’atteso aggiornamento dell’EMA, l’Agenzia europea del farmaco, sul vaccino collegato nelle scorse settimane a rari e isolati casi di trombosi cerebrale, non ha aggiunto molto a ciò che già si sapeva del farmaco anglo svedese.
“Il vaccino AstraZeneca - ha detto la direttrice dell'Ema, Emer Cooke - rimane uno strumento fondamentale per la lotta alla pandemia e i possibili rischi sono assolutamente trascurabili rispetto ai benefici". Gli eventi di trombosi cerebrale, ha aggiunto, sono effetti collaterali molto rari, e il rischio di mortalità a causa del Covid è molto maggiore rispatto a quello di complicazioni che potrebbero manifestarsi a seguito della vaccinazione.
“Sulla base dei dati attuali, non è stato possibile identificare fattori di rischio specifici, – ha aggiunto Sabine Straus, presidente del comitato di controllo sul rischio dei farmaci – e non si raccomanda alcuna misura specifica per ridurre il rischio".
L’Agenzia ha dunque sostanzialmente confermato il via libera all’uso del vaccino, ma non ha escluso la possiubile relazione con i casi di trombosi cerebrale, che però rimangono assolutamente limitati (62 casi di trombosi cerebrale e 24 casi di trombosi venosa dell'addome, 18 dei quali fatali, su più nove milioni di dosi inoculate in Europa), e riscontrati maggiormente fra la popolazione sotto i 60 anni, in particolare fra le donne, tutti dopo la prima a dose. Fattori di rischio specifici non sono comunque stati confermati, né un nesso scientificamente verificato con l’età.
L’Ema non ha dato indicazioni precise su eventuali limitazioni, lasciando alle autorità sanitarie di ogni paese la scelta su come utilizzare il vaccino, ricordando però che gli operatori sanitari e le persone vaccinate devono essere consapevoli della possibilità che casi molto rari di coaguli di sangue combinati con bassi livelli di piastrine nel sangue si verifichino entro due settimane dalla vaccinazione.
Non ci sono però, ha aggiunto l’Agenzia, rischi generalizzati nella somministrazione del vaccino, e quindi "non abbiamo ritenuto necessario raccomandare misure specifiche per ridurre il rischio". Saranno comunque aggiornate le informazioni del bugiardino del vaccino e saranno diffusi "avvisi" ai paesi europei, che in serata hanno riunito in videoconferenza i ministri della salute per valutare come proseguire la campagna vaccinale.
L'intenzione sembra essere quella di limitare l'uso del vaccino anglo svedese agli over 60: i Ventisette devono coordinarsi e "parlare con una sola voce" ha detto la commissaria europea per la salute Stella Kyriakides, e "bisogna farlo - ha aggiunto - per non alimentare la sfiducia" sulle vaccinazioni.
L'italia ha però anticipato i tempi, e già nel corso della riunione dei minstri della Salute ha annunciato che sarà diffusa la raccomandazione per l'uso preferenziale di Astrazeneca nei soggetti oltre i 60 anni di età.
Gli esperti dell’EMA non hanno poi ancora dati disponibili per dare un giudizio sulla possibilità di utilizzare un vaccino differente per la seconda dose, e attendono di valutare la situazione per accertare se sia efficace l’uso di vaccini diversi quando è richiesta la doppia somministrazione.
Alessandro Martegani