Si allargano i confini dello scandalo corruzione che ha colpito il Parlamento europeo. Ieri, rispettivamente a Napoli e Liegi, sono stati arrestati gli eurodeputati Andrea Cozzolino e Marc Tarabella, eletti nelle liste del Partito democratico italiano e del Partito socialista belga, entrambi sospesi dal gruppo europeo dei Socialisti e Democratici. Gli uffici di entrambi all'eurocamera sono stati posti sotto sequestro, mentre il 2 febbraio scorso l'assemblea aveva revocato la loro immunità parlamentare.
Cozzolino, raggiunto da un mandato europeo, è stato fermato dalla Guardia di Finanza all'uscita da una clinica dove aveva era andato per alcuni esami ed è stato condotto in tarda serata al carcere partenopeo di Poggioreale. Gli sono contestati i reati di partecipazione a organizzazione criminale, corruzione e riciclaggio. Per lungo tempo presidente della delegazione per le relazioni con i paesi del Maghreb e le commissioni parlamentari miste Ue-Marocco dell'eurocamera, Cozzolino è accusato di avere ricevuto fondi e regali dall'ambasciatore del Marocco in Polonia in cambio di una politica di favore da mettere in campo al Parlamento europeo. La Corte d'Appello di Napoli dovrò innanzitutto stabilire se convalidare o meno l'arresto, per poi decidere nei prossimi giorni sull'estradizione in Belgio, che porterebbe Cozzolino davanti al giudice istruttore belga che sta portando avanti le indagini.
Tarabella invece è stato trovato nella sua abitazione, ed è stato perquisito anche il suo ufficio nel piccolo comune di Anthisnes, dove è sindaco, così come una cassetta di sicurezza in una banca di Liegi. Secondo la stampa belga sarebbe stato l'ex europarlamentare Antonio Panzieri, arrestato a dicembre, a fare il nome di Tarabella agli inquirenti.
Valerio Fabbri