Jens Stoltenberg ritiene che per gli Stati membri "è importante investire almeno il 2% del Pil" nella Difesa. "Il 2% deve essere il minimo", ha precisato.
Il segretario generale della Nato ha inoltre spiegato che per rispondere alle necessità derivanti dal sostegno all'Ucraina, i membri dell'Alleanza Atlantica hanno deciso di incrementare la produzione di munizioni. Stoltenberg ha poi annunciato nuovi aiuti per Kiev "in armi pesanti e addestramento di truppe. Abbiamo sempre detto che l'Ucraina entrerà nella Nato - ha aggiunto - ma ora la priorità è assicurare che vinca la guerra".
Presente alla riunione dei ministri della Difesa Nato anche il capo dicastero sloveno, Marjan Šarec. "Coloro che hanno a cuore la sicurezza del Paese, sosterranno la risoluzione secondo la quale la Slovenia destinerà il 2% del Pil per la Difesa nel 2030", ha affermato. Nell'adottare la risoluzione sul programma a lungo termine per lo sviluppo e l'equipaggiamento dell'Esercito sloveno fino al 2040, presentata dal Ministero della Difesa nel dicembre dello scorso anno e che prevede un aumento del bilancio della Difesa al 2% del Pil entro il 2030, Šarec si aspetta "diverse discussioni parlamentari". "La sicurezza è la base", ha sottolineato, precisando che l'obiettivo delle Forze armate slovene e del Ministero della Difesa è proprio quello di garantire la sicurezza del Paese e di servire i cittadini.
Inoltre, Šarec ha assicurato che la Slovenia fornirà aiuti umanitari, materiali, finanziari e militari a Kiev per tutto il tempo necessario. "Dobbiamo mantenere l’unità e continuare con un sostegno costante", ha sottolineato. Riguardo le affermazioni del premier, Robert Golob, recentemente al vertice Ue, che ora è il tempo che altri paesi membri forniscano aiuti militari all'Ucraina e che la Slovenia può aspettare un po’, Šarec ha spiegato che il capo del governo ha risposto alla situazione quotidiana, che però in Ucraina cambia di giorno in giorno. Secondo le sue parole, ulteriori aiuti della Slovenia dipenderanno dallo sviluppo degli eventi e anche da come il Paese avrà effettivamente la possibilità di contribuire.
E. P.