I leader Ue hanno espresso sostegno all'accordo di lunedì dei ministri degli Esteri e della Difesa per la fornitura di un milione di proiettili di artiglieria all'Ucraina nei prossimi 12 mesi. "Per raggiungere questo obiettivo dobbiamo aumentare fortemente le capacità di produzione di munizioni in Europa", ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, annunciando che la Commissione presenterà una base giuridica per l'aumento delle capacità di produzione, che garantirà anche un sostegno finanziario dal bilancio Ue.
Il premier sloveno, Robert Golob, ha affermato che la fabbricazione delle munizioni deve essere distribuita uniformemente in tutta l'Unione europea e anche la Slovenia dovrebbe partecipare alla produzione. "I fondi per i bilanci militari aumenteranno ed è giusto che vengano spesi localmente, negli Stati membri, anche con l'obiettivo di uno sviluppo economico", ha aggiunto. Secondo Golob, Lubiana dovrebbe essere coinvolta nella parte di produzione, non solo in quella di acquisto. A tal fine, il commissario europeo per il Mercato interno, Thierry Breton, visiterà la Slovenia.
I capi di Stato e di governo dell'Unione hanno inoltre accolto con favore i negoziati sulla convenzione sulla cooperazione internazionale nel perseguimento dei crimini di guerra, che la Slovenia ospiterà a maggio. Sono in tutto quasi 80 i paesi che finora hanno aderito all'iniziativa, ha spiegato lunedì il ministro degli Esteri, Tanja Fajon.
"Mosca deve garantire un rimpatrio sicuro degli ucraini deportati in Russia con la forza", hanno sottolineato poi i leader Ue. Secondo il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, al vertice è stato espresso forte sostegno soprattutto alla lotta contro il sequestro bi bambini, che secondo Ursula von der Leyen può essere definito un crimine di guerra. La presidente della Commissione ha annunciato una conferenza internazionale sul rimpatrio dei bambini ucraini.
I capi di Stato e di governo hanno anche chiesto la ripresa dei lavori per garantire la concorrenzialità dell'economia europea a lungo termine. Secondo il presidente del Consiglio, sono tre i settori chiave: la riduzione degli oneri amministrativi, la necessità di maggiori investimenti nell'innovazione nonché maggiori fondi per la ricerca e lo sviluppo.
Previsto per oggi invece un vertice dei paesi dell'Eurozona, assieme ai leader degli stati che non utilizzano la moneta unica. Sul tavolo la situazione economica e finanziaria nell'Ue e la riforma della gestione economica.
E. P.