Foto: Reuters
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Durante la riunione con gli alleati a Ramstein, in Germania, il presidente ucraino Zelensky ha richiesto maggiori forniture di armi e il permesso di utilizzarle per colpire il territorio russo. Ha sottolineato la necessità di respingere le forze russe, soprattutto nella regione di Donetsk, e ha ribadito la richiesta di armi a lungo raggio. Tuttavia, l'amministrazione Biden ha negato tale richiesta a causa delle preoccupazioni per le minacce nucleari russe, mentre gli alleati europei non hanno ancora dato una risposta favorevole. Zelensky ha riferito che, nell'operazione in corso nella regione russa di Kursk, l'Ucraina ha conquistato circa 1.300 chilometri quadrati. Ha aggiunto che Putin intendeva usare Kursk come base per attaccare la regione ucraina di Sumy, ma che l'Ucraina ha contrastato efficacemente l'offensiva russa. Secondo Zelensky, durante il primo mese di operazioni, la Russia ha subito circa 6.000 perdite tra morti e feriti nella regione di Kursk. Ha sollecitato gli alleati a porre fine all'aggressione russa entro l'autunno e a ripristinare un ordine di sicurezza internazionale. Durante la riunione, il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, ha lodato il coraggio dell'Ucraina, confermando un nuovo pacchetto di aiuti militari da 250 milioni di dollari. Austin ha evidenziato che il supporto americano è adattato alle esigenze operative ucraine. Londra, a sua volta, ha annunciato un contratto per la fornitura di 650 missili leggeri multiruolo, mentre la Germania ha confermato la consegna, entro il 2025, di 19 sistemi di difesa aerea, 12 obici su veicoli cingolati e 77 carri armati Leopard, in collaborazione con Paesi Bassi e Danimarca.


Corrado Cimador