
Comprendere un’innovazione tecnologica carica di grandi opportunità ma anche di criticità e rischi, e rendere ancor più competitive nel campo dell’intelligenza artificiale l’Università di Trieste e i servizi di Assicurazioni Generali. È l’obiettivo della nuova cattedra dedicata all’Intelligenza Artificiale responsabile e sostenibile, presentata questa mattina nell’aula magna dell’ateneo giuliano.

Quello dell’intelligenza artificiale, è stato sottolineato nel corso dell’incontro, è un campo che rivoluzionerà il modo di approcciare la tecnologia e la ricerca, che offre grandi opportunità, ma anche rischi dal punto di vista etico: si tratta di un principio che ha unito l’Università e Generali, decise a creare un dialogo sempre più stretto fra ricerca e mondo dell’impresa.
“Noi – spiega Roberto Di Lenarda, rettore dell’Università di Trieste – da molti anni investiamo nell'ambito della data science, e dell'intelligenza artificiale, e questo può essere un altro tassello molto importante, perché al di là degli investimenti specifici sulla disciplina, ci apre lo sguardo su un aspetto fondamentale, quello delle modalità di applicazione di questa tecnologia, che è la tecnologia del futuro, con una forte attenzione agli aspetti etici.
Il rischio grosso è che queste tecnologie rimangano in mano a poche aziende straniere, un rischio che noi dobbiamo evitare di correre".
Conosciamo le preoccupazioni che sono legate all'utilizzo di uno strumento di tale potenza, e credo che dare anche questa parte di formazione e di ricerca ai nostri studenti, sia un ulteriore valore aggiunto, sia nel pre laurea sia nel post laurea, quindi ringraziamo e siamo ovviamente riconoscenti anche a Generali che ci ha aiutato in questo, e ha capito l'importanza di questo sforzo, aumentando la sinergia e, sono sicuro, anche le ricadute per nostro territorio”.

Si tratta di una tecnologia che troverà applicazione in breve tempo in tutti campi e settori e, aggiunge il Rettore, “come tutti gli strumenti di Potenza enorme, sono enormi le potenzialità e ma sono grandi anche i potenziali rischi, ma non bisogna avere paura della tecnologia, dobbiamo saperla gestire”. “L'altro elemento fondamentale è che la quantità di investimenti necessari per fare ricerca di alto livello su questi campi sono enormi, quindi il rischio grosso è che rimangano in mano a poche aziende straniere, questo è il rischio che noi dobbiamo evitare di correre, e il fatto che si facciano delle forti partnership pubblico-privato con aziende del territorio, è importante anche per questo”.
L’Università di Trieste aveva già varato un primo corso dedicato all’IA nel 2017 e, accanto ad altre realtà scientifiche della regione, aveva costituito il Data Science & Artificial Intelligence Institute, con l’obiettivo di svolgere ricerche a livello mondiale e favorire il trasferimento di conoscenze nel settore.
Generali vede l’intelligenza artificiale come una delle sfide del prossimo futuro: ci sono dei rischi, ma anche delle opportunità, e pensiamo che investire in ricerca e formazione ia la cosa più importante da fare".
Il corso, inserito all’interno della facoltà d’ingegneria, si dedicherà soprattutto agli aspetti etici di questa nuova tecnologia, e sarà finanziato per 15 anni da Generali. “Per noi – spiega il presidente di Generali Andrea Sironi - è un'iniziativa molto importante: Generali vede l’intelligenza artificiale come uno dei temi e delle sfide del prossimo futuro. Ci sono dei rischi, ma anche delle opportunità, e noi pensiamo che investire in ricerca e formazione in questo campo sia la cosa più importante da fare. Con l’Università di Trieste abbiamo un rapporto, così come con tutta la città, molto consolidato, molto importante, e credo anche molto vantaggioso per entrambi”.
Alessandro Martegani