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La regione Friuli Venezia Giulia ha firmato il decreto che indice le elezioni amministrative il 13 e 14 aprile. Al voto andranno Pordenone, Monfalcone, San Pier d'Isonzo e Nimis. In primo piano le sfide nella Città dei cantieri e a Pordenone, entrambe città guidate dal centro destra negli ultimi due mandati
Le date erano già note, la maggior parte dei candidati anche, ma la firma del decreto di convocazione dei comizi elettorali per le elezioni comunali ha aperto ufficialmente la corsa per le amministrazioni di Monfalcone, Pordenone, Nimis, e San Pier d'Isonzo in Friuli Venezia Giulia.
Si voterà su due giornate, domenica 13 e lunedì 14 aprile: tradizionalmente il lunedì si vota fino al primo pomeriggio ma questa volta l’orario è stato allungato fino alle 22:00 per consentire, come ha ricordato l’assessore regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, anche “agli appartenenti alla Comunità ebraica di partecipare come tutti gli altri cittadini alle consultazioni elettorali”: i due giorni di voto coincidono infatti con Pasqua ebraica (Pesach) e, l’estensione dell’orario fino alle 22:00 permette, a conclusione della festa, a tutti di esercitare il proprio diritto di voto.
Nei due comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti, Monfalcone e Pordenone, è previsto anche un eventuale turno di ballottaggio, due settimane dopo, domenica 27 e lunedì 28 aprile, nel caso nessuno dei candidati sindaco abbia ottenuto il 50 per cento più uno dei consensi al primo turno. Negli altri due comuni invece viene eletto subito il più votato.
Proprio quelle delle due città più grandi sono le sfide più seguite, in particolare a Monfalcone, dove il passaggio al Parlamento europeo di Anna Maria Cisint, giunta comunque al secondo mandato e quindi non più rieleggibile, ha aperto la strada alla candidatura dell’attuale assessore alla cultura Luca Fasan, sostenuto dalle forze di centro destra Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Il Popolo della Famiglia e della lista civica Fasan Sindaco - Cisint per Monfalcone. Nonostante Cisint non sia questa volta della partita, perlomeno non direttamente anche se parteciperà alla campagna elettorale, il centro destra rimane la coalizione da battere nella città dei cantieri.
Il centro sinistra punta invece sul consigliere regionale del Pd Diego Moretti, che ha già ha annunciato la propria candidatura a sindaco da mesi e sta lavorando per allargare il proprio sostegno a tutta l’area del fronte progressista. I temi chiave saranno naturalmente il futuro economico della città e l’atteggiamento verso la numerosa comunità islamica.
A Pordenone, dopo il passaggio di Alessandro Ciriani a Bruxelles, il centro destra ha candidato Alessandro Basso, consigliere regionale di Fratelli d'Italia, mentre il centro sinistra punta sul consigliere regionale del Pd Nicola Conficon per strappare il capoluogo al centro destra, ma non mancheranno altri candidati di liste civiche.
Alessandro Martegani