Complice anche il periodo di ferie, con molti degli uffici del centro chiusi, i disagi sono stati molto ridotti, ma i triestini si domandano che cosa succederà a settembre, con la riapertura degli uffici e l’afflusso di turisti, dopo la chiusura, avvenuta oggi, del parcheggio del Molo IV: 480 posti macchina, a due passi dal centro, cancellati dal Comune che ha deciso di revocare la concessione alla Trieste Terminal Passeggeri, per fare spazio al cantiere del Parco lineare del Porto Vecchio, un viale con alberi e giardini che si estenderà da Barcola al centro città, e che deve essere finito entro il 2026 per non perdere i fondi del Pnrr.
Una scadenza non rinviabile, che però rischia di scatenare il caos a Trieste, una città in carenza cronica di parcheggi, e che al momento non sembra avere molte alternative
Il Comune per ora non ha una soluzione definitiva in mano. Fra le ipotesi c’è quella di ridurre l’area utilizzata dalla Trieste Terminal Passeggeri sulle Rive nel corso degli approdi delle navi da crociera, ma la società, per motivi di sicurezza, si è detta disponibile esclusivamente nel caso di navi di piccole dimensioni. Molti parcheggi, come il multipiano del Silos, i centri commerciali o quello via Carli, hanno spesso di posti liberi, ma sono anche più lontani dal centro; c’è anche l’idea di utilizzare come parcheggio l’area dietro al Silos, ma per ora sono solo progetti, e in molti si chiedono se non fosse il caso di mettere a punto un piano parcheggi per tempo, prima di far saltare quasi 500 posti auto da un giorno all’altro.
E mentre si avviano le operazioni di rimozione delle indicazioni stradali e si attende che gli ultimi veicoli, quasi tutti di turisti ignari del provvedimento, vengano ritirati dai rispettivi proprietari, non mancano gli scontri politici e gli attacchi alla Giunta Dipiazza, che, dice Francesco Russo vicepresidente del Consiglio regionale e consigliere comunale del Pd “ha perso completamente il senso del ridicolo o pensa che i triestini siano ormai rassegnati a subire l'ennesima inaccettabile inefficienza del Comune senza chiedere conto delle responsabilità di chi doveva programmare per tempo un piano B".
“Questa – ha aggiunto – è solo l'ultima pagina ingloriosa di una Giunta comunale che tiene fermo il tram da otto anni, che ha promesso invano la ricostruzione della piscina terapeutica, che non ha più neppure il coraggio di parlare di un'Ovovia che è ormai una barzelletta. Almeno - conclude l'esponente delle opposizioni - ci si risparmi lo spettacolo di un sindaco e dei suoi assessori che fanno i pavoni, annunciando nuove opere che non si realizzeranno mai. L'unica consolazione è che, ormai, si avvicina il tempo del loro pensionamento”.

Alessandro Martegani