Episodio spiegato, ma non si fermano le polemiche a Gorizia per l’esposizione di alcune bandiere jugoslave, apparse sulle finestre di un palazzo in Corso Verdi, via centrale del capoluogo isontino.
Le bandiere, appese come degli stendardi ai davanzali del primo piano del palazzo, nei pressi dei giardini pubblici, erano apparse sabato pomeriggio e non avevano mancato di suscitare commenti e reazioni, a partire da quella dell'amministrazione comunale, che ha condannato con fermezza l'accaduto: “Chiunque siano i provocatori si qualificano da sé”. “È uno squallido gesto” ha aggiunto il Comune, accusando i responsabili di sostenere uno dei totalitarismi storici.
A 24 ore di distanza però l’origine del gesto è stata spiegata: si tratta di un’iniziativa dell’associazione di promozione sociale “Agorè”, che ha sede nell’edificio in cui organizza mostre ed eventi. “Abbiamo deciso di esporre le bandiere – hanno detto i responsabili al quotidiano Il Piccolo - in occasione del finissage della nostra ultima mostra”. “Lungi da noi – hanno aggiunto - un’esaltazione di tale momento storico: solo una rievocazione filologica, se proprio vogliamo un gesto artistico”.
Poche parole che però non sono bastate a smorzare le polemiche, in una città finita negli ultimi mesi sui giornali, oltre che per la Capitale europea della cultura e le visite di presidenti della Repubblica, anche per episodi come la mancata revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini, per gli scontri sulla scritta “Tito” sul monte Sabotino, e per le celebrazioni con la X MAS.

La cerimonia della X MAS del 18 gennaio in Comune a Gorizia (Foto: Martegani)
La cerimonia della X MAS del 18 gennaio in Comune a Gorizia (Foto: Martegani)

Un questo quadro appare ingenuo, se non addirittura poco credibile, dare vita a un simile “gesto artistico”, esponendo le bandiere in pieno centro a Gorizia (in uno dei momenti più importanti nella storia della città, messa in vetrina da GO!2025), senza prevedere di scatenare un vespaio.
“Sì potrebbe pensare ad utili idioti ma invece si tratta solo di idioti, i soliti piccoli minus”, ha scritto sui social la Lega Nazionale di Gorizia, mentre Massimiliano Lacota, presidente dell’Unione degli istriani, ha puntato il dito contro il sindaco Rodolfo Ziberna (fra l’altro contestato in passato da sinistra per la mancata revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini e la cerimonia della X MAS) affermando che "Non c'è nulla di cui meravigliarsi: è logico che osannando Milojka e giustificando i partigiani slavi arrivino le bandiere jugoslave. Il responsabile morale di tutto ciò – ha aggiunto Lacota - è il sindaco Ziberna, nessun altro, ed è questo atteggiamento che è squallido!".

Alessandro Martegani