Bocciata dai sindaci di Trieste e Gorizia, Roberto Dipiazza e Rodolfo Ziberna, la proposta del ministro dell'Interno italiano, Matteo Salvini, di erigere una barriera fisica al confine con la Slovenia, nel caso gli altri provvedimenti per arrestare il flusso di migranti, che giungono in Italia tramite la Rotta balcanica non diano buoni frutti.
Come riporta il quotidiano Il Piccolo, i due primi cittadini hanno tagliato corto: "Non se ne parla". Dipiazza non vuole neanche sentir parlare di barriere fisiche, Ziberna invece afferma che "chi ha visto la cortina di ferro tagliare in due la città non può mai pensare che siano i muri la soluzione giusta".
Secondo la deputata grillina, Sabrina De Carlo, si tratta di una provocazione. Ettore Rosato, dalle file del PD, afferma che "abbiamo combattuto anni" per far cadere le barriere tra i due Paesi, "non sarà certo la Lega a rialzarle". L'ex presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia, Debora Serracchiani, ritiene che il governo dovrebbe uscire dall'isolamento e riprendere l'iniziativa nell'ambito dell'Unione europea.
Contraria all'iniziativa di Salvini anche la Slovenia. Il ministro degli Esteri sloveno, Miro Cerar, non ha voluto rilasciare dichiarazioni, si oppone comunque anche ai controlli ai confini interni di Schengen: "Per la Slovenia è inaccettabile in quanto uccide lo spirito dello stesso Schengen", ha affermato. Il premier, Marjan Šarec, dichiara intanto che a controllare i confini esterni dell'Ue dovrebbe pensarci Frontex. Sulla sospensione di Schengen si è espressa anche la rappresentante slovena in Senato, Tatjana Rojc: "È un atto squalificante, contro la storia", ha detto.
Massimiliano Fedriga, Governatore della FVG, afferma di non auspicare la sospensione del Trattato Schengen e nemmeno l'innalzamento delle barriere, è però convinto che se sarà necessario, una barriera ci sarà. Fedriga inoltre, riferisce che il numero dei migranti, accolti nella Regione, in un anno è diminuito del 20%. Però - secondo le sue parole - non è ancora abbastanza, visto l'aumento degli arrivi tramite la Rotta balcanica.
E. P.