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Quali sono i disturbi alimentari e soprattutto come riconoscere i segnali evitando di minimizzare il problema? Sono i quesiti al centro degli incontri, organizzati dal Cus (Centro universitario Sportivo) di Trieste, con il supporto della Federazione Italiana dello Sport Universitario e la collaborazione del Centro Food for Mind Trieste, che hanno posto al centro un problema molto diffuso e attuale, ma spesso anche sottovalutato o addirittura non riconosciuto dalle famiglie e dagli stessi pazienti.
A gennaio un primo incontro, organizzato nell’ambito delle iniziative del progetto “Inclusione e Benessere Sportivo” (nato con l’obiettivo di favorire l’integrazione sociale e promuovere stili di vita sani attraverso attività sportive inclusive e momenti di approfondimento dedicati alla salute e all’accessibilità), aveva affrontato la combinazione fra “Alimentazione, sport e buone prassi”; il secondo evento, tenuto in settimana all’Università degli Studi di Trieste, ha posto al centro il tema dei “Disturbi dell’alimentazione e della nutrizione: cosa sono e quali i segnali per prevenirli?”.
Donatella De Colle, psicologa e psicoterapeuta, ha sfatato una “lunga lista di falsi miti collegati ai disturbi alimentari e che sono la base del processo di minimizzazione del problema”, analizzando “le situazioni in cui un soggetto possa o non possa gestire da solo la problematica e le tipologie di disturbi alimentari e in quale maniera colpiscono il genere (uomo o donna) e le differenti fasce d’età”, fornendo anche una sorta vademecum per aiutare per le persone vicine al soggetto con il disturbo a gestire al meglio la situazione, ed “evitare che la difficoltà si trasformi in qualcosa di cronico”.
“L’alimentazione – ha detto il Presidente del Cus Trieste Michele Pipan - è un tema delicato e che sta acquisendo sempre maggiore importanza nella nostra società, ancor di più con gli strascichi lasciati dal periodo pandemico. Come Cus abbiamo il dovere di diffondere l’attività sportiva e parallelamente delle buone pratiche per promuovere il benessere fisico e psicologico delle nostre studentesse e dei nostri studenti. Incontri informativi, gestiti da rinomati professionisti, come questo sono fondamentali affinché tutti si rendano conto che se ne può e deve parlare, e che non è sbagliato ammettere di incontrare delle difficoltà a trovare un equilibrio in una quotidianità sempre più turbolenta e dove un’alimentazione sana e regolare può e deve essere una certezza positiva da cui partire”.
Un ultimo appuntamento, dedicato “ai disturbi alimentari maschili anche nel contesto sportivo”, si terrà fra circa un mese, giovedì 20 marzo, con Marco Folla, psicologo e psicoterapeuta, e Victoria Bertucci, biologa nutrizionista.