Ridurre il contributo del Friuli-Venezia Giulia alla finanza pubblica per il 2020, trasferire il gettito del bollo auto, incrementare la quota regionale di compartecipazione all'Iva e trasferire alla Regione alcune funzioni amministrative tra cui quelle dell'Ufficio scolastico regionale e della Soprintendenza, nonché un nuovo ordinamento della Polizia locale. Queste alcune delle proposte che il presidente del Friuli-Venezia Giulia, Fedriga, ha avanzato al Governo italiano, con una revisione dell'accordo dei patti già raggiunti a luglio.
Secondo il governatore "l'emergenza Covid e altre criticità proprie di alcuni settori essenziali dei servizi ai cittadini, come la scuola, hanno reso stringente una richiesta di ulteriore autonomia per il Friuli-Venezia Giulia anche in materia finanziaria. Sono sempre più convinto" - aggiunge Fedriga - "e l'emergenza lo ha dimostrato, che la Regione sia in grado di dare risposte più rapide, più economiche e più efficienti ai nostri cittadini".
Il presidente della Regione ha quindi chiesto di ridurre il contributo alla finanza pubblica dovuto dalla Regione per gli anni 2020 e 2021, specie in considerazione della disparità di trattamento nei confronti delle altre Regioni speciali e Province autonome, prevedendo un suo azzeramento a partire dal 2022.
Quanto alle competenze, Fedriga ha chiesto il trasferimento alla Regione dell'ordinamento delle Camere di Commercio, delle funzioni amministrative dell'Ufficio scolastico regionale e di quelle esercitate dagli organi periferici del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, con esclusione di quelle concernenti l'importazione e l'esportazione di beni soggetti a vincolo.
Inoltre, il governatore ha proposto una riforma dell'ordine pubblico e della sicurezza, in maniera tale da introdurre un nuovo ordinamento della Polizia regionale e locale, come funzione fondamentale degli enti locali.
Davide Fifaco