Trieste e Gorizia risultano sotto organico per quanto riguarda le forze di Polizia. In particolare, servono più uomini sul confine, in modo da trasformare la sperimentazione delle pattuglie miste tra Italia e Slovenia in un'attività prolungata. A sottolinearlo è l'assessore regionale alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti, impegnato insieme al Governatore Massimiliano Fedriga nel vertice al Viminale sulla questione dell'immigrazione clandestina al confine tra il Friuli-Venezia Giulia e la Slovenia. Rinforzi per cui anche i sindacati incalzano: nel capoluogo sono in servizio sul confine 98 agenti, ma sulla base degli accordi del 2007 ce ne dovrebbero essere 120. Simile la situazione anche a Gorizia. Oltre che della questione rinforzi importante anche capire cosa fare con la barriera fisica proclamata dal ministro dell'Interno Matteo Salvini e rilanciata da Fedriga, contestata però dagli stessi sindaci di Trieste e Gorizia. Intanto ieri un autista turco, sbarcato al porto di Trieste e diretto in Germania, all'altezza di Gemona, insospettito da alcuni rumori provenienti dal rimorchio del suo mezzo si è fermato ed ha trovato a bordo 22 iracheni, a testimonianza che probabilmente la chiusura dei confini non risolverebbe del tutto il problema dell'immigrazione clandestina.
Inoltre, a complicare il quadro anche il "caso" dell'accoglienza diffusa a Trieste, con gli enti che gestiscono il settore che non si sono presentati nemmeno al secondo bando di gara a causa dei nuovi costi voluti dal Ministero dell'Interno, ritenuti insostenibili per offrire un servizio adeguato. A rischio ci sono quindi circa 200 posti di lavoro; quello che si cerca di ottenere è una trattativa negoziata, senza però un drastico abbassamento nella qualità dei servizi.
Ora si attende la visita di Salvini di venerdì a Trieste: il ministro sarà impegnato a sottoscrivere degli accordi internazionali presso l'Autorità Portuale, ma ci si aspettano dichiarazioni anche riguardo la paventata barriera ai confini. Il Movimento Antifascista-Antirazzista ha già annunciato con un appello su Facebook un'iniziativa di protesta, chiedendo ai cittadini giuliani di esporre striscioni contro il leader leghista e di condividere le foto sui social. Previste inoltre manifestazioni in favore del mantenimento dell'apertura dei valichi di frontiera, sia a Trieste che a Gorizia e sia sul versante italiano che quello sloveno.
Davide Fifaco