"È inaccettabile che il Friuli Venezia-Giulia, che non è confine europeo, diventi territorio di ingresso irregolare di immigrati clandestini. Invieremo subito la richiesta al ministero dell'Interno affinché siano portate avanti quelle azioni di sicurezza finalizzate al controllo della frontiera. Bisogna riattivare subito l'accordo bilaterale con la Slovenia scaduto lunedì, potenziandolo per fare un salto di qualità attraverso l'utilizzazione delle ultime tecnologie per intercettare gli ingressi irregolari in territorio italiano, anche grazie ad un barrieramento in grado di canalizzare gli arrivi nei punti maggiormente presidiati". Queste le parole del Presidente della Regione Friuli Venezia-Giulia, Massimiliano Fedriga a margine dell'incontro con le sigle sindacali di Trieste Trasporti, che fornisce mezzi di transito alle strutture di accoglienza degli immigrati. Il tema principale del tavolo era la sicurezza sanitaria dei lavoratori, a fronte dei rischi legati alle condizioni igieniche e sanitarie dei richiedenti asilo, dopo i recenti casi di scabbia che si sono registrati a Trieste.
Fedriga ha aggiunto che per andare incontro alle legittime richieste dei lavoratori si avvierà un'azione di primo controllo medico prima di ogni partenza di trasporto straordinario, in modo da tutelare il personale di Trieste Trasporti. Assicurati anche maggiori controlli, soprattutto nelle fermate periferiche, per fare in modo che sugli autobus non salgano utenti senza il biglietto.
Alle dichiarazioni del governatore ha risposto il Gruppo consiliare regionale del Partito Democratico, sottolineando che "Fedriga gioca ancora una volta il suo ruolo di presidente del FVG come portavoce della Lega e quindi di Salvini, strumentalizzando situazioni riguardanti i flussi di migranti che non esistono da oggi, ma che c'erano già anche con il ministro Salvini. Fedriga, con le sue dichiarazioni sottintende che l'attuale governo non sta dando risposte, afferma che il precedente esecutivo aveva ridotto i flussi del 40 per cento e dice che ora, invece, si riapre inesorabilmente la rotta balcanica. Pensi meno alla propaganda salviniana e più a cittadini e imprese del FVG".
Davide Fifaco