Ci sono state fasi in cui l’operazione di rivitalizzazione dell’area dell’ex fiera di Trieste, vasta struttura che sorge a Montebello, aveva rischiato di saltare, ma ormai la decisione è presa, anche ufficialmente.
Lo stesso sindaco Roberto Dipiazza ha presentato, accanto a Walter Mosser, numero uno della Mid, la holding austriaca che investirà nell’area, il progetto del nuovo comprensorio che comporterà un investimento da circa cento milioni di euro. Lo stesso gruppo Mid, leader nella costruzione di centri commerciali e di parcheggi nell’Europa centro-orientale, dove ha costruito oltre 100 centri commerciali, aveva ha acquisito l'area nel 2017 per 13,3 milioni di euro.
Al posto dei vecchi capannoni della fiera, in parte in rovina e in parte già semi demoliti, sorgerà il “Montebello Shopping Center”, una struttura commerciale con una quarantina di negozi, una clinica, un parco divertimenti, un giardino pensile, parcheggi, pista ciclabile. La struttura a regime dovrebbe assicurare dai 500 ai 550 posti di lavoro, ed essere frequentata da otto milioni di visitatori l’anno.
Nel progetto sarà coinvolto anche Piazzale De Gasperi, l’area antistante l’ex fiera, che diventerà un grande parco urbano. Tra un mese circa cominceranno i lavori di demolizione, e il progetto dovrebbe concludersi entro il 2025.
Nonostante il momento – ha detto il sindaco Dipiazza - Trieste sta correndo. Quest’opera è una grande opportunità per tutti”.
Non tutti però vedono positivamente il risultato. Francesco Russo, ex avversario di Dipiazza alle ultime elezioni comunali ed esponente del Pd ha parlato di un’idea “vecchissima di città e di commercio. “Chiediamo risposte non trionfalismi, che di questi tempi sono davvero fuori luogo” scrivono in un’interrogazione i consiglieri del Pd Giovanni Barbo, Laura Famulari e Luca Salvati, ricordando che “la creazione di un altro centro commerciale è una scelta in linea con la visione del centrodestra” “Chiediamo – aggiungono - quale parte ha giocato il Comune in questa partita, che fine faranno i negozi di prossimità della zona” e auspichiamo ceh “le opere di urbanizzazione siano concordate con i residenti del rione, che per anni hanno subito e subiranno i disagi del cantiere”. Perplessità anche da Adesso Trieste e dal Movimento 5 Stelle.
Alessandro Martegani