Foto: ARC
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Guerra e Pace, la creazione del nuovo, contrabbandieri e tanto verde: sono i quattro temi attorno a cui si snoderà il programma della Capitale europea della cultura 2025, la prima condivisa tra due Stati.
I contenuti e gli eventi delle attività che animeranno Nova Gorica e Gorizia a partire dall’otto febbraio, data della cerimonia d’inaugurazione alla presenza dei presidenti di Slovenia e Italia, Nataša Pirc Musar e Sergio Mattarella, sono stati illustrati oggi a Roma, a palazzo Grazioli, ex residenza di Silvio Berlusconi e attuale sede dell’Associazione stampa estera.

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Presenti, fra gli altri, i sindaci delle due città, Rodolfo Ziberna e Samo Turel, accanto al Segretario di Stato presso il ministero della Cultura Marko Rusjan e al governatore della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga.
Si tratta di un evento storico poiché, come sottolineato più volte nel corso del lungo cammino di avvicinamento alla manifestazione, è la prima volta che una Capitale europea della cultura è stata assegnata a due città in un’area di confine, attribuendo al programma un alto valore simbolico. “C’è la consapevolezza molto forte – ha detto Rusjan - negli altri paesi dell’Unione europea che qui c’è qualcosa da imparare dal nostro esempio. Questo evento segna una grandissima opportunità per conoscere il nostro modus operandi e le nostre politiche per la cultura, ma anche per altri ambiti”.
Fedriga ha sottolineato l'enorme valenza culturale degli eventi della Capitale che, ha detto, "servono per fare dialogare, conoscere, pensare assieme popoli che provengono da lingue e culture diverse e sono pensati per le persone".

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Il Governatore, ricordando gli investimenti messi in campo dalla Regione, ha anche ringraziato tutte le istituzioni slovene per la collaborazione con quelle italiane e i due sindaci di Gorizia e Nova Gorica “perché – ha aggiunto - sono loro ad aver creduto per primi a questo progetto”.
Fra gli eventi del programma ufficiale, oltre alla cerimonia di avvito in programma nel pomeriggio dell’otto febbraio, è stato segnalato il Festival della Complessità, che ha visto la collaborazione di enti sloveni e italiani. Il Gruppo europeo di cooperazione territoriale Gect Go ha poi finanziato 56 progetti transfrontalieri attraverso il programma Interreg Italia-Slovenia.

Alessandro Martegani