La lingua slovena si può utilizzare, ma non tutti vogliono ascoltarla. È quanto accade nel consiglio comunale di Gorizia, dove da anni è prevista per i consiglieri di lingua slovena la possibilità di presentare interpellanze nella propria lingua, grazie al sistema di traduzione simultanea installato nel seggi.
La prassi d’intervenire in lingua slovena era iniziata con la precedente consigliatura, e non aveva dato particolari problemi se non qualche protesta da parte del pubblico, visto che la traduzione è prevista solo per i consiglieri, e chi assisteva alle sedute non aveva la possibilità di avere la simultanea, ma con il nuovo consiglio qualche reazione si è avuta anche dall’aula.
In particolare, il capogruppo di Fratelli d’Italia Sergio Cosma si alza e abbandona l’aula quando inizia un intervento in sloveno. “Lo faccio da due anni e mezzo - ha detto Cosma -: Gorizia è una città italiana e se la comunità slovena si vuole veder riconosciuti dei diritti, dovrebbe prima farsi censire". "Fino a quel momento rivendico il mio diritto di uscire”, ha aggiunto.
Un atto che il sindaco Rodolfo Ziberna ha liquidato come una decisione personale, ma che per i consiglieri di lingua slovena, come Marilka Koršič dell’Unione slovena, rappresenta un atto politico e una mancanza di rispetto. “Abbiamo la possibilità come minoranza slovena di relazionarci con l'amministrazione nella nostra lingua, e in aula, dove è stata predisposta la traduzione simultanea, di utilizzare lo sloveno per le interpellanze. Il comportamento del consigliere capogruppo di Fratelli d'Italia, che si alza ed esce ogni volta che parliamo in sloveno, è un atto politico ma soprattutto una dimostrazione di poco rispetto non solo per il noi che siamo lì, ma per tutta la nostra comunità che ha sempre fatto parte della città di Gorizia”.
“Il sindaco - ha aggiunto - dovrebbe almeno far presente questo fatto in consiglio comunale e invitare il consigliere restare in aula. Si tratta di un atteggiamento che non fa bene alla città, che fra l’altro è candidata accanto Nova Gorica a capitale Europea della cultura”.
Alessandro Martegani