Prima a salutare la notizia sulla firma del decreto ed il versamento dei 10 milioni di euro è stata Ksenija Dobrila, nuova presidente del SKGZ- l’Unione culturale economica slovena che ha invitato i competenti uffici della Regione Friuli-Venezia Giulia ad intraprendere -in tempi brevi- le procedure per l’assegnazione dei fondi ai destinatari onde permettere regolare attività ai numerosi enti, istituzioni e alle associazioni culturali, sportive, ricreative della minoranza slovena.
“Organizzazioni che spesso sono costrette a ripiegare su crediti bancari andando incontro ad ulteriori spese” ha affermato ancora la Dobrila ricordando che per la prima volta sarà adottato il nuovo regolamento per la ripartizione dei finanziamenti, regolamento che sicuramente contribuirà a rendere più qualitative, innovative e competitive le attività svolte dalla comunità slovena del FVG.
Soddisfatto anche Valter Bandelj, presidente del SSO- la Confederazione delle organizzazioni slovene. “Innanzitutto per i termini anticipati rispetto agli altri anni, in cui sono arrivati i contributi e poi anche perché l’importo è quello promesso senza tagli o riduzioni ma anzi registriamo un aumento”. Anche Bandelj spera ora in un’accelerazione dell’iterda parte della Regione. “Sono sicuro che l’assessore Roberti convocherà in tempi brevi la preposta commissione regionale anche perché un’immediata ripartizione dei fondi garantirebbe una migliore pianificazione delle attività”.
Ricordiamo che in base alla Legge di tutela i 10 milioni di euro garantiti dal governo italiano vanno a coprire fondamentalmente 4 capitoli di spesa ovvero i costi del Comitato paritetico per i problemi della minoranza, quelli dello sportello sloveno a cui fanno riferimento i 32 comuni bilingui dell’area e gli interventi volti allo sviluppo del territorio nei comuni montani della provincia di Udine. La maggioranza dei fondi, - all’ incirca l’80 per cento - è destinata comunque alle attività delle 320 associazioni che fanno riferimento all’Unione culturale economica slovena e alla Confederazione delle organizzazioni slovene.
Lionella Pausin Acquavita