Matteo Piantedosi
Matteo Piantedosi

I controlli ai confini prima o poi finiranno, ma stanno funzionando e li manterremo finché la situazione internazionale non sarà stabilizzata. È questa la posizione del ministro italiano dell’interno Matteo Piantedosi, che ha parlato dei controlli ai confini fra Italia e Slovenia e della sospensione di Schengen a margine della cerimonia di Trieste per i 70 anni dell’Unione degli istriani.
Prima o poi finiranno, è chiaro – ha detto – ma per ora permane ancora la motivazione che ci ha indotti ad istituirli e a condividerli anche con la Slovenia e con la Croazia. Lo scenario internazionale suggerisce ancora una rotta di particolare sensibilità, di mantenere alta l'attenzione, ma come sottolineo sempre, li stiamo protraendo ma garantendo comunque una libera circolazione transfrontaliera senza ricadute importanti su quella che è la normale circolazione dei cittadini, sia italiani sia sloveni”.
"Per ora i controlli proseguiranno in queste modalità che si sono rivelate molto proficue, in termini di rintraccio, respingimenti, arresti, e l’individuazione di persone colte nell'atto di voler transitare quella frontiera per compiere attività illecite. Nello stesso tempo ci incoraggia a proseguire anche in vista dell’avviato della Capitale della cultura: abbiamo tranquillizzato anche il sindaco di Gorizia sul fatto che non ci saranno significative ripercussioni su queste celebrazioni importanti, garantendo la libera circolazione tra i cittadini di entrambi i Paesi”.
Il principio ispiratore di Schengen, della libera circolazione tra paesi vicini, lo stiamo assicurando nonostante i controlli dei controlli, poi valuteremo quando andranno avanti. Per ora – ha aggiunto Piantedosi - abbiamo fatto una proroga che formalmente è di sei mesi, poi valuteremo se mantenerla ancora, ma è prematuro fare previsioni, lo decideremo alla luce delal situazione, anche a livello internazionale”.
Alessandro Martegani