Foto: Carabinieri
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Sessanta giorni di zone rosse: lo stabilisce un’ordinanza del prefetto Pietro Signoriello, firmata a seguito della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Sono tre le zone individuate, nelle quali rientrano rispettivamente una porzione delle Rive cittadine, in particolare l’area nei pressi di Molo Audace, la zona della stazione ferroviaria, quindi Piazza Libertà e alcune vie limitrofe, e ancora un’area semicentrale che comprende piazza Garibaldi e piazza Goldoni. All’interno di queste aree, come previsto dall’ordinanza, non potranno stazionare “personaggi aggressivi, minacciosi, o insistentemente molesti, già destinatari di segnalazioni all’autorità giudiziaria per uno o più reati in materia di stupefacenti, di reati contro la persona, furto, rapina, danneggiamento, invasione di terreni o edifici, detenzione abusiva di armi, porto abusivo di armi”. Il prefetto Signoriello ha specificato che “saranno organizzati ulteriori servizi di controllo del territorio con la presenza di pattuglie delle forze di polizia, che stazioneranno in aree che verranno determinate secondo modalità coordinata dalla questura di Trieste in fasce orarie pomeridiane e serali”. L’obiettivo delle zone rosse contro il crimine nella città sono la tutela della sicurezza urbana e la piena fruibilità degli spazi pubblici da parte dei cittadini.
Allo stesso tempo, anche la Prefettura di Udine, recependo la direttiva del Viminale, ha individuato tre zone rosse, tra il Centro storico, Borgo stazione e la zona tra via Buttrio e via Giulia. In questo caso l'ordinanza del prefetto Domenico Lione, firmata il 16 gennaio, sarà in vigore fino al 10 marzo.

B.Z.