Foto: Radio Capodistria
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La raccolta di abiti invernali per le persone che arrivanoa Trieste attraverso la rotta balcanica è un'iniziativa che vuole anche mettere in rete le persone e le associazioni interessata a supportare il sistema di accoglienza. I volontari sono presenti due volte alla settimana in Piazza Hortis.

Altri particolari di questo progetto ce li racconta una delle studentesse che hanno dato vita all'idea, Clara Fedi:

"È un'idea che è nata da poco, alla quale abbiamo pensato per tanto tempo, a causa appunto dell'arrivo dei ragazzi dalla rotta balcanica e con le ultime vicissitudini, con lo sgombero del SIlos e degli edifici di Porto Vecchio, c'è necessità per le persone che arrivano, di avere dei vestiti caldi. Abbiamo pensato, in brevissimo tempo in realtà, di organizzare una raccolta di vestiti che doveva partire dall'Università, poi abbiamo pensato che forse fosse più utile partire dalla città, per poi tornare verso l'Università. Siamo degli studenti che vengono da varie facoltà, che studiano appunto all'Università. Alcuni sono di Trieste, altri vengono da fuori. La cittadinanza per ora ha risposto abbastanza positivamente. È una settimana che abbiamo iniziato; per due giorni facciamo questi banchetti, ci troviamo in Piazza Hortis. Per ora, grazie all'aiuto della stampa locale e anche tramite un passaparola sui social, siamo riusciti a contattare varie persone che si sono interessate. Eventualmente abbiamo a disposizione anche un'automobile, con la quale possiamo passare a ritirare le cose direttamente dalle case delle persone, quindi questo ci agevola".

Fino a quando pensate di andare avanti con questa iniziativa?

"Dipende dalle energie. Siamo un gruppo di studenti auto-organizzati, quindi per ora, sicuramente, fino alle vacanze di Natale. Finché saremo in città manderemo avanti l'organizzazione che è interna tra noi studenti. Poi vedremo".

Quali sono le tipologie di abiti di cui questi migranti hanno più necessità, o anche di altre cose che le persone possono portarvi?

"Noi chiediamo soprattutto beni di prima necessità, a parte questo, anche scarpe, pantaloni, giacche, felpe, cose calde, ovviamente per coprirsi dall'inverno, quindi cappelli, sciarpe, di taglia media, più o meno, calcolando che appunto i ragazzi della rotta sono soprattutto uomini e soprattutto adulti".

Chi volesse maggiori dettagli sull'iniziativa oppure contribuire alla raccolta di abiti può contattare gli organizzatori alla mail raccolta.balkanroute@gmail.com

Davide Fifaco

Foto: Radio Capodistria
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